Dicara a PS24: "Vicenza - Pescara gara del mio cuore"
Giacomo Dicara, pescarese doc, ha militato durante la sua carriera sia nel Pescara sia nel Vicenza scrivendo in entrambi i club pagine importanti della loro storia calcistica. In vista del match di sabato si è confidato con PescaraSport24 sulla sfida e sul suo passato da calciatore con la maglia biancazzurra e biancorossa.
Giacomo, sei un doppio ex della sfida. Il tuo pronostico per sabato?
Il Vicenza gioca in casa e, conoscendo benissimo il “Menti” e la carica che ti dà, sarà sicuramente più agevolato. Entrambe le squadre dopo i due pareggi hanno la voglia di centrare il risultato pieno. Sono due formazioni che stanno ritrovando la condizione. A Vicenza però è un periodo abbastanza sfortunato con infortuni gravi nelle ultime partite. Il Pescara, dopo la partenza sbagliata di Livorno, sta facendo bene. Nell’ultimo match avrebbe meritato di più. Le partite in B sono difficili. Il risultato per me è aperto in quanto entrambe giocano a calcio e provano a fare la partita.
I punti deboli e forti di entrambe le squadre?
Il Vicenza ha perso pedine importanti come Di Gennaro, Ragusa e Cocco, accasatosi quest’ultimo proprio a Pescara. Stesso discorso per i biancazzurri. Entrambe però li hanno sostituiti con calciatori altrettanti validi. Siamo ancora all’inizio ed entrambe stanno cercando quadratura del gioco e meccanismi.
Per quale squadra tiferà?
Con il Vicenza ho toccato il punto più alto della mia carriera giocando la semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea. Ho un ricordo bellissimo impreziosito da mia moglie e i nonni dei miei figli che sono di lì. È una città in cui vado spasso per il legame che è rimasto. A Pescara però sono nato ed ho trascorso nove anni della mia carriera con i colori biancazzurri. Tiferò tutte e due, non scontento nessuno dato il gemellaggio.
Il ricordo più bello a Pescara?
La promozione in Serie A con mister Galeone e la salvezza conquistata. La vittoria a San Siro contro l’Inter e la vittoria in casa con la Juventus. Sono stati anni molto emozionanti, ho i brividi solo a ripensarci. Giocare in A con la maglia della propria città è qualcosa di unico.
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