Storia di copertina
“Il Cittadella sta facendo molto bene e ha un bravissimo allenatore che da anni ottiene risultati importanti”. Claudio Foscarini è uno dei pochi colleghi cui Zeman ha espressamente rivolto elogi, e sabato guiderà dalla panchina il Cittadella nell’incontro che lo vede alle prese con il Pescara. Un ruolo che riveste ininterrottamente da dieci anni, un arco temporale che figura anche nel pedigree di Giovanni Trapattoni alla guida della Juventus. Complessivamente dodici se teniamo conto dei due anni con le giovanili di questa società della provincia padovana.
In un calcio che rottama a ogni piè sospinto, Foscarini è un’anomalia, un caso raro, difficilmente Zamparini o Preziosi penserebbero a lui. La longevità rappresenta la caratteristica di figure autorevoli della società, a partire dalla famiglia Gabrielli che dalla fondazione (1973) ne regge le sorti, prima con il capostipite Angelo, seguito dai figli Piergiorgio e Andrea, l’attuale presidente. E che dire del portiere Pierobon, degno secondo all’ex spezzino Alex Valentini nonostante le quarantacinque primavere. La conduzione di una società di non particolare consistenza - Cittadella, poco distante da Padova, conta circa trentamila abitanti - non gli ha impedito di ottenere la promozione nella stagione 2007-08, e visto svanire il sogno della serie A nel 2010 nella semifinale dei play off persi contro il Brescia. A Foscarini - nato nel circondario di Treviso il 19 novembre 1958 - piace ricordare la “convocazione” allo stadio S. Siro, l’unica nel 1983, l’ultima giornata del campionato di serie B, in calendario Milan - Atalanta, quando entrò per sostituire nelle fila degli orobici Roberto Donadoni.
La sua carriera di giocatore l’ha visto far parte negli ultimi anni di Treviso, Atalanta e Piacenza, mentre come tecnico, oltre a Rimini e poi Cittadella, ha guidato anche l’Alzano che nel 1998/99 con lui sale in serie B. Con i bianconeri bergamaschi conquista anche una Coppa Italia di C e nel 1998 la “Panchina d’argento”, il premio assegnato ogni anno al miglior tecnico della serie cadetta. Foscarini fu anche monitorato per sostituire Zeman, quando l’allora ds Daniele Delli Carri, dopo il no di Giampiero Gasperini, era alla ricerca di un sostituto del boemo per guidare i biancazzurri in serie A. La frequentazione calcistica tra Pescara e Cittadella è abbastanza recente, e i precedenti si contano sulle dita di una mano. Un bilancio complessivo indubbiamente favorevole ai biancazzurri in virtù delle quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta. Particolarmente predisposto a bucare la rete veneta Marco Sansovini, autore dei gol che sanzionarono tre vittorie (due per 1-0 all’Adriatico, mentre con l’altra contribuì, insieme a Insigne, al successo per 2-1 al Tombolato nella stagione 2011-12).
Una curiosità riguarda Marco Verratti, che tutti conosciamo non particolarmente incline a violare la porta avversaria. La sua prima e unica rete in serie B Verratti la mise a segno contro il Cittadella nella stagione 2010-11. All’inizio abbiamo menzionato Zeman. Questa fu la replica di Foscarini agli elogi dell’allenatore del Cagliari: “ Zeman è un grande allenatore e un riferimento per tutti. Non dico che scopiazziamo, ma qualcosa del suo gioco e del suo modo di mettere in campo le squadre cerchiamo di farlo nostro”.
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