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Ragusa guida il Vicenza, obiettivo salvare Lopez

16.10.2014 17:46
Pescara – Vicenza, nessuna differenza? Nell'amore per il calcio e nell'amicizia sugli spalti sì,  non nelle statistiche. I numeri del Pescara sono saldamente nelle prime tre posizioni del campionato, quelli vicentini nelle zone di coda. Le sconfitte con la Ternana, a Trapani e nell’ultimo turno a Lanciano, i quattro pareggi  con Bologna, Crotone, Perugia e nell'esordio con il Latina e la vittoria casalinga di misura con il Bari fruttano ai biancorossi la quart'ultima piazza a pari punti con Latina e Brescia. Sono quattro le reti messe a segno dai veneti (una sola in casa nella vittoria con i galletti) e 9 quelle subite, una davanti il proprio pubblico nella sconfitta con la Ternana. Gli uomini di Lopez in media hanno 22’ 02” di possesso palla (26’ 48” i biancazzurri, terzo possesso della cadetteria). Sono 471 i palloni giocati  a partita (peggio solo Carpi e Virtus Entella) con il 56,1% di passaggi riusciti (595,5 palle giocate ed il 67,6% di passaggi riusciti, meglio solo Brescia e  Perugia). I vicentini hanno il 29,5% di pericolosità (la più bassa della B) con 07’01” di supremazia territoriale e 8,8 conclusioni di cui 2,4 in porta.  I dannunziani dal canto loro invece hanno11’ 23” di supremazia territoriale e 13,6 tiri a partita di cui 5,6 nello specchio. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. Per il d.g. Gazzoli l’anticipo di venerdì "Sarà importante perché giochiamo contro una squadra che ha ottimi valori. Sarà una partita impegnativa e ci faremo trovare pronti, inoltre il pubblico ci darà una mano". Dopo il poker subito a Lanciano, Giovanni Lopez sa di non poter più commettere passi falsi. La fiducia dell’Ad Cassigena c'è ma a tempo. Se l'allenatore biancorosso non riuscirà a conquistare punti importanti già con il Pescara si vociferano come possibili sostituti Maran e Aglietti, quest'ultimo in pole position. Il modulo usato dal tecnico romano in 7 sulle 8 gare sin qui disputate è il 3-4-1-2. In difesa troneggia Sampirisi, coordinatore della retroguardia biancorossa. Il cervello della squadra è nei piedi di Di Gennaro. Il centrocampista in prestito dal Palermo, nonostante giochi leggermente davanti il quartetto e non propriamente da trequartista, è il regista di tutte le azioni biancorosse con 52,2 passaggi riusciti su 65,8 palloni giocati. Il centrocampista classe '88 è duttile anche in fase propriamente offensiva con assist vincenti e tiri spesso insidiosi. Dopo di lui l'uomo più pericoloso dei vicentini è il tanto discusso ex Antonino Ragusa, autore l'anno scorso di una stagione dai due volti. Vicino al ritorno nell'ultima sessione di mercato, l'attaccante di origini messinesi si è poi accasato a Vicenza. Come ben conoscono i tifosi dannunziani, l'ala destra classe '90  ama andare in profondità e saltare la difesa con le sue sgroppate vigorose. Un'arma a doppio taglio, dato che fino ad ora non ha trovato un compagno d'attacco in grado di supportare il suo stile di gioco penalizzando così la squadra. Affianco a lui salgono le quotazioni di un altro ex, Stefano Giacomelli. Comprato nel mercato invernale della stagione 2010/11 da Peppe De Cecco, non è mai esploso con i colori biancazzurri, tanto con Di Francesco quanto con Zeman. Difficilmente troverà spazio l'altro ex in organico, Mancini, in prestito in Veneto dopo l'esperienza a Napoli

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