Pippo Russo torna sul Pescara per analizzare la formazione fatta di prestiti
Su Calciomercato.com
Si torna a parlare del Pescara sulle colonne di Calciomercato.com, il portale che negli scorsi mesi aveva messo la lente d'ingrandimento sulle plusvalenze nel mondo del calcio parlando anche del Delfino. Lo ha fatto stavolta in merito ad altro argomento, in un pezzo comunque firmato da Pippo Russo e intitolato "Serie B, un campionato in prestito - 2: Empoli e Pescara, c'era una volta la formazione" e che fa parte di una più ampia indagine.
"Chiamiamola pure Serie Borrow. La categoria dei calciatori in prestito dalla serie superiore. Un destino cui le società della Serie B si sono consegnate rinunciando pressoché in toto a fare formazione, cioè a produrre in casa il talento calcistico e a patrimonializzarlo, anche in vista di future cessioni. In fondo, la formazione costa. È un'attività ingrata e rischiosa. Ma al tempo stesso non si ha abbastanza denaro per fare reclutamento, e quanto allo scouting è un'altra attività che richiede impiego non indifferente di risorse. E allora cosa di più comodo che chiedere ai club di A il favore di concedere i loro esuberi? È una soluzione facilissima e permette pure di portare a casa qualche spicciolo alla voce “premi di valorizzazione”. Sicché meglio preoccuparsi di mettere su la squadra per la stagione agonistica che arriva. E quanto alla pianificazione del futuro, è troppa roba. Perché se è vero che nel lungo periodo saremo tutti morti, anche nel breve-medio potremmo avere la tosse. Dunque ci si proietti sull'immediato con prospettiva 30 giugno", si apre il pezzo che, dopo aver analizzato la questione Empoli, si sofferma poi sulle vicende biancazzurre. "Molti sono i casi eclatanti, e fra essi scegliamo quelli emblematici di un andazzo che sta prendendo una piega irreversibile. Si tratta di due club che per lunghi anni si sono dedicati alla formazione, patrimonializzando i calciatori che hanno saputo produrre e ricavandone forti utili. Adesso preferiscono affidarsi ai prestiti dalla Serie A per provare a raggiungere i rispettivi obiettivi. Questi club sono l'Empoli e il Pescara".
Ma se l'Empoli ha come obiettivo la A, diverso il caso del Pescara. Ecco quanto evidenziato specificamente da Pippo Russo sui biancazzurri:
"Pescara, raggranellare prestiti per salvarsi - Ma dunque, passi pure l'idea di prendere calciatori in prestito dalla Serie A per sperare di andare su, ciò che comunque permetterebbe di costruire qualcosa di meglio una volta approdati nella massima serie. Ma fare incetta di calciatori in prestito per strappare la salvezza in B, a cosa porterà mai? Bisogna chiederselo soppesando il pietoso caso del Pescara, che pure fino a qualche anno fa teorizzava il peso indispensabile delle plusvalenze per garantire l'equilibrio dei conti. Questo principio è stato messo nero su bianco nella nota integrativa al bilancio chiuso il 30 giugno 2015, laddove si diceva che bisognasse produrre plusvalenze da calciomercato per una quota corrispondente al 50% del fatturato. E si potrà opinare finché si vuole sull'impronta di tale indirizzo gestionale, ma il vero problema sta altrove. Consiste in una semplice domanda: ma con quali calciatori, la società del presidente Daniele Sebastiani, pensa di realizzare plusvalenze se ne ha ben 14 in prestito? Fra questi, 13 sono giunti dalla Serie A, provenienti da Atalanta (Rodrigo Guth, Raoul Bellanova e Christian Capone), Benevento (Dejan Vokic e Luca Antei), Lazio (Fabio Maistro), Parma (Fabrizio Alastra), Hellas Verona (Salvatore Bocchetti), Genoa (José Asencio e Pawel Jaroszynsky), Roma (Alessio Riccardi), Juventus (Mattia Del Favero) e Cagliari (Damir Ceter). Il quattordicesimo calciatore in prestito è Mardochee Nzita, proveniente dal Perugia (Serie C). Nell'ultima gara di campionato, persa 2-0 sabato 21 novembre sul campo della Spal, hanno giocato 6 calciatori in prestito sui 16 utilizzati dal tecnico Massimo Oddo: 5 dall'inizio (Nzita, Bellanova, Vokic, Maistro e Asencio) e 1 subentrato (Capone). E con questo massiccio apporto di calciatori non propri il Pescara occupa meritatamente il penultimo posto in classifica. Il futuro? Meglio prendere in prestito un'altra domanda".
Nota a margine (per chiarezza e completezza di informazione) che nulla toglie ai principi elencati dal collega. Alcuni dei prestiti citati (vedi Nzita ad esempio) sono con formule che consentono al Pescara di acquisire la proprietà del cartellino.
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