Santo a PS24: “Che ricordi con il Pescara! Colombo cercherà di dare il massimo, spero che la mia canzone sui biancazzurri e Verratti…”
Le impressioni dell'artista pescarese sul Delfino
A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI -
Manca davvero poco all’inizio del campionato di Lega Pro, la data stabilita è il 4 settembre. Il Pescara di Alberto Colombo ha fatto vedere delle discrete cose finora, ma quando arriveranno le partite ufficiali ovviamente sarà tutto più difficile. Per parlare della situazione in casa Delfino e molto altro è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Patrizio Santo, noto cantante pescarese. Ecco di seguito le sue parole.
Essendo nativo di Pescara, la compagine abruzzese è la tua squadra del cuore sin dall’infanzia? “Premetto di non essere un grande sportivo, ma se dovessi scegliere la squadra a cui sono più legato ovviamente è il Pescara. Non solo perché è la città in cui sono nato, ma ho anche dei bellissimi ricordi di questa compagine. La prima partita che ho visto dal vivo è stata proprio quella del Delfino se non ricordo male contro il Torino, ero molto piccolo e mio padre essendo molto appassionato di calcio, cercava in tutti modi di farmi avvicinare a questo sport portandomi allo stadio. Una volta ad un compleanno mi hanno regalato una divisa biancazzura, avevo circa 10 anni, mi hanno iscritto a scuola calcio, ma ero completamente negato, ed ho capito subito che quella non era la mia strada!”
La società biancazzurra sta lavorando molto in questa finestra di mercato; cosa ne pensi del neo allenatore Colombo e degli acquisti fatti finora? “Credo che ogni allenatore cerchi di fare il massimo con la propria squadra, dando il 100% in ogni istante. Ovviamente bisogna tener conto delle possibilità che la società ha nell'acquistare giocatori, e fare le cose al meglio con le chance che si hanno”
La tua canzone “Seduta nella curva nord” può essere considerata come una dedica alla squadra e anche all’ex playmaker del Delfino Marco Verratti? “Assolutamente sì, la canzone parla di un amore nato in curva, grazie alla passione per la squadra, negli anni in cui Verratti era nel Pescara. Penso che i brividi che si provano durante una partita di calcio, quando la propria squadra segna e si sente il boato delle urla dei tifosi sia indescrivibile, mi farebbe davvero molto piacere ascoltare il brano durante una partita del Pescara, dove la suddetta canzone ha preso forma!”
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