Prima squadra

Vincere per sognare. "Perchè i miracoli non possono capitare a noi?"

Oggi c'è Pescara-Vis Pesaro

15.03.2025 07:12

“Il mio Pescara è ripartito, proviamo a credere in un miracolo”. Mister Silvio Baldini non si accontenta di guardare l'orizzonte del terzo posto, prova a buttare lo sguardo più avanti. A 7 partite dal termine della regular season e con 11 punti da recuperare sull'Entella (senza contare che nel mezzo c'è la Ternana e appaiati ai biancazzurri c'è la Torres) la promozione diretta sembra una vera utopia, ma il tecnico di Massa non si arrende. E oggi all'Adriatico, alle ore 15, contro la Vis Pesaro va a caccia di un altro successo importante. Al di là delle parole e dei sogni di gloria, l'obiettivo è avere tutta la rosa al completo per la maratona playoff, per provare a tagliare il traguardo a braccia levate al cielo. Punto per punto vediamo le premesse del match: 

IL SILVIO PENSIERO - "Io l'asticella la metto in cielo come limite, è sempre al massimo possibile. Poi so che quando faccio così vengo deriso e sminuito, ma io sono per gli eccessi. Mi piacciono le montagne russe: o si va in alto o si va in basso. Comunque pensiamo solo partita per partita, quindi la testa è alla Vis". Il riferimento non è al nuovo video della Gialappa's Band che lo ha visto per la seconda volta protagonista della satira dei comici di Tv8, ma al suo modo di interpretare non solo il calcio ma la vita in genrale. “Noi dobbiamo fare il nostro percorso, poi vedremo cosa avranno fatto gli altri. Però a volte i miracoli accadono, perchè non potrebbero capitare a noi? Crediamoci, non costa nulla. Nelle difficoltà bisogna trovare delle nuove opportunità, talvolta non si riesce a farlo perchè ci sono pressioni e negatività. La squadra non si era smarrita, ha delle sue caratteristiche e tutte le sue componenti devono andare nella stessa direzione per fare bene. Bisogna reagire e non arrendersi, nelle ultime 6 partite ne abbiamo vinte 4, persa una e pareggiata una ma potevano anche essere 6 vittorie”. 

EMERGENZA - Tre gare in 8 giorni, con una trasferta complicata per questioni logistiche nel mezzo, sono un banco di prova importante per la truppa. Kraja è convocato, è a disposizione ma non partirà dall'inizio perchè ha fatto solo due allenamenti Mancherà Arena, che è in Nazionale e tornerà dopo la partita con il Sestri Levante, Tonin sta meglio. Assente lo squalificato De Marco, torna dopo lo stop disciplinare Brosco. Merola tornerà in gruppo martedì, Bentivegna e Staver si speradi averli al massimo per la gara di Arezzo. E per metà aprile ci può essere come regalo come regalo il recupero di Lonardi. 

IL MOMENTO DEI ROSSINIANI - Da qualche settimana la Vis ha il fiato corto: nelle ultime 5 partite ha raccolto appena 3 punti ma il calo di rendimento, del tutto fisiologico, non muta di una virgola il giudizio più che positivo sull'annata biancorossa. Oggi la truppa pesarese va in cerca di un nuovo acuto di prestigio.

SLIDING DOORS STELLONE - Roberto Stellone non sarà oggi in panchina in quello che poteva essere il suo stadio. Il tecnico della Vis Pesaro, ormai abruzzese d'adozione visto che da anni risiede a Montesilvano, sarà in tribuna perchè squalificato. La mano del sostituto giudice sportivo di Lega Pro, l'avvocato Cosimo Taiuti, infatti, è stata pesantissima dopo l'espulsione rimediata nell'infrasettimanale del Benelli contro il Gubbio: 4 giornate di squalifica. La stangata è dovuta a ripetute “frasi irriguardose e offensive”, come si evince dal comunicato ufficiale, rivolte all'arbitro (Lovison di Padova), al quale si è avvicinato “in maniera minacciosa”, e perchè durante l'intervallo è entrato comunque negli spogliatoi, impartendo istruzioni tecniche alla propria squadra nonostante il provvedimento disciplinare. In campo a guidare i rossiniani ci sarà il fidato vice Andrea Gennari, Stellone seguirà il match dagli spalti ma non vicino al presidente Daniele Sebastiani, al quale è legato da tempo da un solido rapporto di stima ed amicizia. Al di là delle classiche smentite, 12 mesi fa esatti Stellone era stato effettivamente contattato per raccogliere l'eredità di Giovanni Bucaro, che si era dimesso dopo la debacle di Rimini (5-1). A Stellone, che all'epoca non aveva squadra ed era solito seguire gli allenamenti del Pescara di Zeman a Silvi, era stata chiesta la disponibilità a subentrare, dopo i rifiuti di Delio Rossi, Bepi Pillon, Andrea Camplone e Cristian Brocchi a siglare un contratto fino al 30 giugno, con unico appiglio per la permanenza l'opzione di rinnovo automatico in caso di promozione in B via playoff, e la scelta pescarese ricadde del debuttante Emmanuel Cascione. Il resto è storia. Due settimane dopo l'ex centravanti, tra le altre, di Napoli, Torino e Frosinone, ha accettato la corte della Vis, che era terzultima, con un vincolo fino al 2026 che la scorsa estate, dopo la salvezza ottenuta ai playout a danno della Recanatese in virtù del miglior piazzamento in classifica, è stato rinnovato fino al 2028. Il brutto anatroccolo che aveva mantenuto la categoria per il rotto della cuffia, opportunamente rimodellato sul mercato, quest'anno è diventato proprio grazie a lui uno splendido cigno, capace di infliggere il primo stop stagionale al Pescara di Baldini, che all'epoca volava (3 novembre, 1-0 in una partita connotata da feroci polemiche per la direzione arbitrale di Domenico Castellone da Napoli), e di issarsi fino al quarto posto. 

L'EX CHE HA FATTO LA STORIA -  Tra le fila della Vis c'è l'ex Manuel Pucciarelli, al quale si deve l'unica pagina felice di storia pescarese dell'ultimo lustro. Sulla salvezza ottenuta ai playout contro il Perugia di Massimo Oddo nell'agosto 2020, infatti, c'è in calce la sua firma. Un suo gol nel match di ritorno consentì al Delfino di Andrea Sottil, che sul campo era retrocesso a fine regular season ma che ebbe l'estrema chance salvezza grazie ai guai del Trapani, di portare lo spareggio alla lotteria dei calci di rigore, che alla fine premiò capitan Vincenzo Fiorillo (determinante dagli undici metri) e compagni. E oggi che “Il Puccia” non gioca più da trequartista come quando era in biancazzurro, ma da metodista, sarà di certo applaudito dai tifosi pescaresi quando lo speaker dell'Adriatico pronuncerà il suo nome poco prima delle ore 15. 

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