Prima squadra

Remuntada sfiorata, da 0-3 a 2-3

12.09.2014 22:25
Nove minuti di confusione costano carissimo al Pescara che viene bucato tre volte nel giro di 9 minuti e si sveglia troppo tardi per rimediare. E’ tutto qui l’anticipo di B tra Pescara e Bologna, con gli ospiti che capitalizzano al massimo gli sbandamenti biancazzurri e portano a casa tre punti pesanti. Finisce 2-3 (28’pt Buchel, 30’pt Acquafresca, 37’pt Casarini, 7’st Salamon, 22’rig. Maniero) all’Adriatico in una gara dai due volti. Pescara che sbanda clamorosamente nel primo tempo, incassa tre reti e sembra incapace di rialzarsi, e poi si desta nel secondo tempo, accorcia prima con Salamon e poi con Maniero su rigore ma non riesce a sfruttare per metà ripresa la superiorità numerica maturata per l’espulsione di Coppola (ristabilitasi poi al 43’st per il doppio giallo di Salamon) nonostante un assedio praticamente continuo. Sfiorata la clamorosa remuntada, da sottolineare il carattere messo in campo nella ripresa quando il risultato sembrava irrimediabilmente compromesso ma restano i rimpianti per aver regalato un tempo ad avversari ancora in crisi di identità. Baroni cambia 7/11 rispetto agli uomini schierati inizialmente a Terni, spostando inoltre Lazzari nel ruolo di esterno d’attacco a sinistra in luogo di Pasquato per assicurare alla sua formazione un maggiore equilibrio. Lopez, dopo gli esperimenti tattici in settimana, decide di non mettersi specularmente al Delfino ma di lasciare Laribi nei panni di guastatore alle spalle delle bocche da fuoco Cacia ed Acquafresca. La partita è subito vibrante, non ha ritmi forsennati ma comunque le squadre partono entrambe con buona intensità. Le paure della vigilia inerenti alla possibilità che potesse prevalere più la necessità di non perdere rispetto alla volontà di portare a casa l’intera posta in palio sembrano subito fugarsi alla prova dei fatti. Al 17’ Coppola è il primo dei due portieri a sporcarsi i guanti per respingere una bordata di Maniero, abile a rubar palla ad un difensore e scaricare violentemente a rete. Il Pescara appare sornione, ma appena il Bologna presta il fianco è lestissimo a tentare sortite pericolose. Gli ospiti sono ancora una squadra in fase di assemblaggio, il cambio di modulo è la testimonianza più lampante della ricerca di una propria fisionomia che non ancora si materializza sul rettangolo verde. La volontà non manca, Matuzalem nei panni del “volante” di tipo brasiliano cerca di garantire in entrambe le fasi la medesima efficacia ma non trova eccessiva collaborazione. L’unico tentativo degno di nota dei felsinei è una ripartenza condotta e conclusa al 20’ da Laribi, che però non produce particolari grattacapi a Fiorillo. Serve un episodio fortunato per sbloccarsi, una scintilla per far innescare un incendio, e la circostanza propizia arriva di lì a poco. Al 28’, Marcel Buchel, oggetto dei desideri di mercato biancazzurri, estrae il jolly dalla lunga distanza e porta in vantaggio il Bologna. Una prodezza di rara bellezza balistica per l’austriaco che castiga così il suo mentore Marco Baroni. Due minuti dopo il delitto perfetto è compiuto: una micidiale ripartenza emiliana smarca Acquafresca per il più facile dei gol e in 120’’ il Pescara si ritrova sotto di due gol. Stadio Adriatico gelato. In occasione della seconda rete ospite si infortuna Cosic e Baroni è costretto ad usufruire del primo cambio per far entrare Pesoli. Piove sul bagnato, dunque, in casa Delfino.  Il Pescara sbanda clamorosamente ed il Bologna acquista fiducia: il tris è la diretta conseguenza e trova concretizzazione grazie a Casarini al 37’. L’intervallo arriva propizio a spezzare l’inerzia del match, ormai irrimediabilmente in favore dei rossoblù che ora possono gestire un cospicuo vantaggio. Nessun cambio deciso nell’intervallo, si riparte dai 22 che hanno chiuso la prima frazione di giuoco. Il copione del match non cambia, il Bologna con tranquillità gioca sul velluto al cospetto di un Pescara che cerca di destarsi dal torpore che ha caratterizzando la sua prestazione. Al 7’, però, Salamon accorcia con un colpo di testa dagli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Politano, con Coppola non irreprensibile. Baroni torna sui suoi passi e schiera Pasquato per Lazzari (8’) nel tentativo di provare la remuntada. La presumibile sfuriata negli spogliatoi di Marco Baroni sembra aver avuto qualche effetto, il Delfino ha un altro piglio. Al 12’ Politano reclama un calcio di rigore per sospetto contatto con Morleo, ma per il signor Candussio non vi sono gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Al 19’, momento chiave: Coppola respinge male un tiro da fuori e commette fallo su Pasquato. Rigore ed espulsione. Della battuta si incarica Maniero che batte il nuovo entrato Stojanovic e riapre la gara (22’). Ora in campo ci sono due squadre ben diverse da quelle che hanno animato i primi 45 minuti. Politano prova da fuori a bucare Stojanovic al 31’, ma la sfera sibila velenosa fuori; l’ex Roma si ripete due minuti dopo, ma stavolta è il portiere a dire no.  Baroni gioca allora il tutto per tutto per sfruttare anche un Bologna che sembra fisicamente in apnea, dato anche l’uomo in meno:  inserisce Melchiorri per Guana. Maniero può subito far esplodere l’Adriatico, ma non vi riesce a due metri dalla porta. Ora è un assedio con gli ospiti incapaci, o quasi, di uscire dal proprio guscio. Al 43', però, Salamon, già ammonito,  rimedia il secondo giallo e viene ristabilità la parità numerica. Allo scadere un'azione confusa in area bolognese fa carambolare la palla sul palo per la disperazione di tutti i tifosi biancazzurri. I 5 minuti di recupero designati non cambiano il punteggio, il Bologna espugna Pescara in una gara da Dottor Jekyll e Mister Hide.  Pescara – Bologna 2-3 (pt 0-3) Marcatori: 28’pt Buchel (B), 30’pt Acquafresca (B), 37’pt Casarini (B), 7’st Salamon (P), 22’st su rig. Maniero (P) Pescara: Fiorillo, Pucino, Salamon, Cosic (32’pt Pesoli), Grillo, Guana (33’st Melchiorri), Appelt Pires, Bjarnason, Politano, Maniero, Lazzari (8’st Pasquato). All. Baroni. Bologna: Coppola, Ceccarelli, Maietta, Paez, Morleo, Casarini (29’st Zuculini), Matuzalem, Buchel, Acquafresca (17’st Betancourt), Cacia (21’st Stojanovic), Laribi. All. Lopez. Arbitro: sig. Candussio di Cervignano, coadiuvato dagli assistenti Raparelli e De Troia (IV Uomo: Cifelli di Campobasso) Ammoniti: Morleo, Buchel, Maietta (B), Salamon, Guana, Lazzari, Grillo (P) Espulsi: Coppola (B) al 19’st per fallo da rigore su Pasquato lanciato a rete, Salamon 43'st per doppia ammonizione.

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