Prima squadra

Cesena - Pescara 1-0, Ragusa castiga la sua ex squadra

27.11.2015 22:56
Davanti ad Alberto Zaccheroni, il Pescara sbaglia l'approccio al match - non una novità in stagione - e consente al Cesena di portare a casa tre punti pesantissimi in uno scontro diretto. Decide il gol di Ragusa al 12', lasciato tutto solo in area di rigore. I bianconeri fuggono in classifica, insieme al Crotone che ha battuto lo Spezia nell'anticipo delle 19, a caccia del Cagliari. Troppo brutto nel primo tempo il Pescara, nella ripresa qualche buon segnale ma troppo poco per ribaltare il risultato e riacciuffare un Cesena che, pur non facendo nulla di trascendentale, si conferma panzer al Manuzzi. I biancazzurri terminano pure in 10 il match, causa espulsione di Torreira al 49'st per doppia ammonizione. La gara. Oddo conferma in blocco la formazione che ha battuto sette giorni fa l'Avellino, con la sola eccezione di Aresti tra i pali in luogo dell'infortunato Fiorillo (frattura al naso per lui). Caprari è regolarmente in campo e con gli altri interpreti della "Banda Bassotti", Lapadula e Benali, ha l'onere di recare insidie ad un Cesena che tra le mura amiche è un vero rullo compressore. Drago ha parecchie assenze in avanti e lancia l'ex Antonino Ragusa nell'inedito, o quasi, ruolo di "falso nueve". Non parte male il Pescara e al 9' da calcio piazzato Memushaj prova a cercare il bersaglio grosso, ma invano. Il Cesena non sta a guardare e sul ribaltamento di fronte costringe Fornasier al recupero in spaccata per evitare una facile battuta a rete di Ragusa. Al 12', il Pescara deve capitolare: Ragusa, tutto solo in area, trasforma di testa in oro un calcio di punizione scodellato in area dal fronte destro dal gioiellino Sensi. L'ex non esulta mentre esplode di gioia il popolo bianconero, fino a quel momento zittito dai cori dei mille biancazzurri al seguito. Una difesa di belle statuine da calcio piazzato, dunque, costringe il Pescara a rincorrere dopo meno di 15' da inizio match. Il Pescara non riesce a reagire subito e paga errori nelle coperture preventive che prestano il fianco alle ripartenze orchestrate da Ragusa e Molina. Al 25', una gran botta da distanza siderale di Kessie costringe Aresti all'intervento in due tempi, non stilisticamente bello ma comunque dotato di efficacia. Al 28', però, il portiere pescarese ha un guizzo eccezionale su un colpo di testa da distanza ravvicinatissima di Ragusa, poi Kone sbaglia il tap-in che poteva valere il raddoppio. Il Pescara non riesce a trovare il bandolo della matassa, sbagliando tutto in costruzione e in uscita, e Gomis resta inoperoso a differenza di Aresti, sollecitato anche da Garritano al 33'. Al 40' ci prova Caprari da fuori, ma anche qui l'estremo di casa non deve sporcarsi i guanti. Al 42', Aresti sbaglia il rilancio e Molina, che si ritrova la palla sui piedi, prova il pallonetto. Ma non va. Al 44', da calcio di punizione, Caprari - sempre lui - costringe Gomis alla prima parata della serata, con un tuffo che strozza in gola l'esultanza dell'ex Roma. Non accade altro e il primo tempo viene consegnato alla storia con il cesena in vantaggio di misura. Oddo ripresenta il Pescara per la ripresa con una novità: dentro Torreira e fuori un opaco Mandragora che ha perso il duello a distanza con Sensi (al 3' Drago avvicenda l'infortunato Garritano con Succi). E' più alto il baricentro del Pescara in questo secondo tempo ed il solito Caprari impone a Gomis il salvataggio di piede su una sua iniziativa. Al 9', azione personale da applausi di Sensi che però trova sulla sua strada Aresti a dirgli di no (Kone per la seconda volta nella serata fallisce il tap-in, questa volta più difficile del primo). Al 16' si rinnova il duello dalla distanza Kessie - Aresti, con il medesimo risultato delle altre circostanze. Sul ribaltamento di fronte, annullato il pari siglato da Lapadula per fuorigioco. Subito Oddo decide di inserire una punta, Cocco, per un centrocampista, Benali. In contropiede il cesena ha subito il pallone giusto per chiudere la sfida, ma Kessie, Kone e Succi sono troppo leziosi e non concretizzano.Al 20' Perico prova il tiro a volo da dentro l'area di rigore, palla fuori di non molto. Al 22', sempre con i pugni - una costante dei suoi interventi - Aresti dice di no a Molina una manciata di secondi prima dell'occasionissima sciupata da Succi a zero metri zero dalla porta pescarese. Al 30' Oddo gioca la carta Valoti, richiamando in panchina Memushaj. Un minuto dopo, Aresti chiude la porta in faccia a Kone con un buon intervento; poi Molina sfiora l'incrocio dei pali con una bordata di ottima fattura. Oddo con il cambio già riportato cambia modulo con Valoti e Caprari esterni in un 4-4-2 che in fase di possesso diventa 4-2-4. Ma che presta il fianco all'intensità di un Cesena mai domo e sempre con il pallino del gioco tra i piedi. Drago passa al 4-5-1 quando avvicenda Ragusa con Capelli al 40', temendo il forcing finale dei biancazzurri (questa sera con la tenuta rossa da trasferta). In pieno recupero (di 6'), arriva l'espulsione di Torreira per doppia ammonizione (49') ed è il segnale della resa. Vince il Cesena, dopo due vittorie consecutive il Pescara va nuovamente ko. Cesena - Pescara 1-0 Marcatori: 12'pt Ragusa (C) Cesena: Gomis, Perico, Caldara, Magnusson, Renzetti, Kessie, Sensi, Kone, Molina, Ragusa (40'st Capelli), Garritano (3'st Succi). In panchina: Agliardi, Cascione, Lucchini, Valzania, Moncini, De Col. All. Drago Pescara: Aresti, Zampano, Zuparic, Fornasier, Crescenzi, Verre, Mandragora (1'st Torreira), Memushaj (30'st Valoti), Benali (17'st Cocco), Lapadula, Caprari. In panchina: Aldegani, Bruno, Sansovini, Mignanelli, Selasi, Fiamozzi. All. Oddo Arbitro: Fabio Maresca di Napoli. Assistenti: Daniele Bindoni di Venezia e Gaetano Intagliata di Siracusa. IV Ufficiale: Daniele Chiffi di Padova Ammoniti: Memushaj, Lapadula, Mandragora, Torreira (P), Renzetti, Sensi (C) Espulso: Torreira (P) al 49'st per doppia ammonizione  

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