Prima squadra

Senza nerbo, senza carattere. Come altre volte, eppure si era andati in vantaggio....

Altro pomeriggio da dimenticare con 4 reti sul gruppone

03.03.2024 08:04

Il Delfino è affondato anche a Sassari, dopo essersi illuso. In vantaggio con Merola, ha poi subito 4 gol da una Torres non a caso seconda in classifica. 4-1 il finale di una partita che conferma i biancazzurri come un gruppo estremamente fragile, incapace di gestire una partita che pure si era messa sui binari giusti nel primo tempo, che si stava per chiudere col Delfino avanti prima del pari al fotofinish. Non aveva creato tanto ma nemmeno subito molto il Delfino sino alla prima rete sarda. Che ha poi cambiato tutto perchè il Pescara, ancora una volta dimostratosi fragilissimo mentalmente, è poi andato alla deriva. Senza nerbo, senza carattere, senza attributi: il Pescara è poi progressivamente uscito dal campo sino a sparire totalmente. 4 trasferta del girone di ritorno con 4 pappine: vorrà pur dire qualcosa oppure no? Altro scorntro di alta classifica perso, vorrà pur dire qualcosa oppure no? Per l'inizio delle ostilità mister Bucaro non aveva riservato sorprese, confermando lo stesso undici iniziale schierato contro la Lucchese con la sola variazione di Franchini in luogo dello squalificato Tunjov. Chiaro l'intento della panchina pescarese: dare equilibrio, interdizione e solidità al reparto mediano anche a discapito della qualità nel fraseggio e nel possesso. C'era poi da contenere l'uomo sardo tra le linee, con Dagasso basso chiamato a schermare il trequartista con i due podisti ai suoi lati, Aloi e Franchini appunto, a sdoppiarsi tra fase di contenimento e quella di costruzione, senza disdegnare gli inserimenti senza palla. La fisicità di una squadra esperta e rodata come la Torres, che ha confermato tutte le sue note qualità, richiedeva di imbracciare la sciabola e non il fioretto e sulla carta il trio di centrocampisti scelto era quello più idoneo per il clima da battaglia che si respirava sul prato del Vanni Sanna. Gli esterni di casa, Zambataro da un lato e Zecca dall'altro, nel piano partita studiato da Greco avevano il compito di arare la fascia di competenza per non lasciare sguarnito il centrocampo e garantire coperture sulle catene esterne biancazzurre. Il Pescara ha provato da subito a scavalcare il centrocampo per innescare le punte più che ad appoggiarsi ai centrocampisti per costruire gioco, ma senza la giusta precisione per scatenare la rapidità di Merola, Cuppone, come al solito generoso nello svariare su tutto il fronte, e Cangiano. La gara si è accesa nel cuore del primo tempo, con il Delfino che ha provato ad alzare il suo baricentro e che ha reclamato invano un penalty per contatto sospetto Zambataro-Cuppone in area sarda e con la Torres che sorniona ha provato a colpire ogni volta che ne ha avuto la possibilità, trovando però un buon Plizzari sulla sua strada. Al 32' Merola, al decimo gol stagionale, ha illuso tutti dopo essersi scambiato posizione e mansioni con Cuppone: il centravanti da destra ha fornito un assist col contagiri all'ala, che aveva tagliato il campo a conclusione di una ripartenza perfetta che è valsa il vantaggio del Delfino. Nel finale di tempo la squadra di casa ha alzato la sua pressione per consegnare il parziale sul risultato di parità, riuscendo nell'intento grazie a Zecca allo scadere su assist di Zambataro. Da esterno ad esterno, Delfino punito su una classica trama di sviluppo di stampo zemaniano. Ma non con la qualità solitamente propria delle squadre zemaniane. La ripresa si è aperta per il Pescara con la doccia fredda del sorpasso sardo, arrivato grazie a Ruocco dopo nemmeno 4 giri di orologio completati e complice una distrazione difensiva a dare alla punta di casa la possibilità di battere Plizzari. Bucaro è corso subito ai ripari, inserendo Accornero per Cuppone e Meazzi per Dagasso, con Aloi a fare il play (fino all'ingresso di Squizzato per Franchini al 66') e l'ex Genoa il falso nueve. E' arrivato invece il tris sardo al 68', dopo una traversa centrata da Scotto: Ruocco si è ritrovato la palla tra i piedi solo da appoggiare alle spalle di Plizzari grazie ad un regalo di Brosco che colpisce male la sfera dopo averla tolta di testa dalla disponibilità del suo portiere. E il poker griffato da Zecca con deviazione di Milani al 79' è stato il sipario anticipato sul match. Pescara sciolto completamente, inerme ed arrendevole. I playoff sono in cassaforte, ma così sarà solo una inutile comparsata…

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LA PAGELLA DEL TIFOSO - TORRES - PESCARA 4-1