Pillon: "Il Pescara per me non è una sorpresa"
E' tornato a parlare il grande ex
Il Pescara avrebbe potuto ritrovare presto Bepi Pillon, ma da avversario, se il tecnico di Preganziol avesse accettato la panchina del Livorno. A Santo Stefano ci sarà infatti la sfida tra toscani e biancazzurri, ma a Livorno è finito Tramezzani. Il grande ex biancazzurro ha parlato di questo e altro a TuttoMercatoWeb.com.
Ecco l'interessante intervista:
Accordo con il Livorno a un passo, poi sfumato: c'è rammarico? "Dobbiamo rispettare le decisioni di un club che ha sicuramente fatto le sue valutazioni, ha valutato tutti gli aspetti, quindi è inutile pensare a cosa poteva essere. Io rimango fiducioso per il futuro, aspetto la chiamata per rimettermi in gioco". Quanto pesa, soprattutto dopo un'annata positiva come la scorsa, stare fermi? "Per chi ama il proprio lavoro, come me, è sempre un peso non stare in campo, dispiace molto, e spero infatti di poter tornare presto ad allenare. Soprattutto perché è vero che l'anno scorso con il Pescara i risultati sono stati positivi, abbiamo sfiorato la A". Poi a Pescara diversi cambiamenti. Si aspettava di vedere così in alto la squadra? "Il Pescara ha sempre fatto ottime squadre, per me non è un sorpresa. Anche il primo anno in cui sono approdato nel club la rosa era forte, esattamente come quella dello scorso anno. Le scelte dei calciatori, da parte della proprietà e della dirigenza, sono sempre state ottime". A proposito di classifica: il Benevento ha chiuso il discorso promozione o ha solo dato un'accelerata? "Credo che i sanniti abbiano dato una bella accelerata, ma non dovranno mollare perché in Serie B, specie poi con l'equilibrio di questo anno, le insidie sono dietro l'angolo. Credo comunque che arriveranno alla fine, ma non possono permettersi il lusso di distrazioni. La serie cadetta non è mai semplice". Se dovesse dire la squadra che più la sta sorprendendo, chi direbbe? "Sicuramente il Pordenone. Tesser è un allenatore esperito e bravo, la rosa ben attrezzata, quello che sta ottenendo lo ha con grande merito. E oltre ai risultati del campo ha anche un'ottima organizzazione societaria, Lovisa è partito dal niente e ha creato grandi cose". Tanti tecnici emergenti in Serie B. Con la sua esperienza sulle spalle, se dovesse fare un nome, chi direbbe? "Alessio Dionisi del Venezia. I lagunari giocano bene a calcio, sono molto organizzati, e la sua mano si vede".
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