Ascoli-Pescara, vietato fallire
Partitissima ad alta tensione al Del Duca
La Partitissima non può essere fallita. Non solo perchè è un match sentitissimo dalle due tifoserie, ma perchè nel momento topico del torneo non si possono più lasciare punti per strada. Non può farlo l'Ascoli, che ha vinto a Padova ma che non ancora riesce a metabolizzare il ko per 7-0 di Lecce, e non può farlo il Pescara, a caccia di un posto di prestigio per l'appendice post regular season. In casa Delfino la vittoria contro il Palermo ha riportato solo parzialmente il sereno: squadra e tifoseria sono unite, ma tra presidente e tecnico si sta consumando uno strappo che porterà a fine stagione ad un probabilissimo divorzio (Zauri e Grassadonia i primi nomi per la successione). Ma di quel che sarà a giugno, anche a livello societario, poco importa ora: c'è un campionato da portare a termine nel migliore die modi e un sogno da cullare fino alla fine.
Possibile ritorno al 4-3-3, con Marras e Sottil esterni e Mancuso punta centrale e, soprattuttto, Bruno centrale di centrocampo e Brugman mezz'ala. Il modulo di inizio stagione, insomma, ma con qualche accorgimento nuovo. Tre cambi assicurati per ciascuna squadra in Ascoli-Pescara: di fronte – infatti – al “Del Duca” le due squadre che hanno sempre effettuato i 3 cambi a partita nelle prime 30 gare disputate, 90 su 90. Pillon in stagione ha saputo trarre il massimo dai cambi in corsa di uomini e moduli, la gara di oggi potrebbe avere non facile lettura e dunque sarà determinante la lucidità della panchina. Col Palermo nell'infrasettimanale è arrivato un segnale d'orgoglio e carattere davvero importante nella serata più difficile. La forza di non mollare mai e la capacità di Pillon di rimotivare la squadra sono stati certificati dai tre punti. Da non vanificare con una prestazione opaca oggi
Sono 24 i precedenti ufficiali nelle Marche tra le due squadre con 15 successi bianconeri contro i 5 abruzzesi. Quattro pareggi completano il bilancio. L’ultima vittoria biancazzurra al Del Duca risale al 6 novembre 1988, in Serie A, 1-0 con rete, dopo 9’, di Belingheri. Da allora 10 confronti nelle Marche con 8 successi ascolani e 2 pareggi e padroni di casa sempre in gol, per un totale di 19 marcature
In casa Picchio, il patron Massimo Pulcinelli è tornato a far sentire la sua voce nei giorni scorsi. "Derby davvero complicato per noi - ha scritto nel pomeriggio di oggi via social il numero uno del club di Corso Vittorio Emanuele -. Servirà una super prestazione del nostro Ascoli Calcio! Umiltà, coraggio, forza, convinzione, disponibilità al sacrificio, voglia di lottare fino all'ultimo centimetro. Sarà un'altra finale per noi, occorre il 150% di tutti noi. Mai vinto al "Del Duca" nel 2019, incredibile... Sarà importante vincere e basta, Forza Ragazzi! F.A.C.S.S., Forza Ascoli Carica Sul Serio!"
Mister Vivarini, ancora in silenzio stampa come tutto il resto della squadra, deve fare a meno degli infortunati Beretta e Ngombo. Convocato Rosseti anche se si è allenato poco dopo Padova per il riacutizzarsi di un problema alla caviglia. Modulo 4-3-2-1 per il tecnico bianconero, con Lanni tra i pali e la retroguardia formata da Laverone, Brosco, Valentini (favorito su Padella) e D'Elia. In cabina di regia pronto a rientrare Troiano (in vantaggio su Casarini), con Addae e Frattesi ai sui fianchi. Sulla trequarti spazio alla fantasia di Ciciretti e Ninkovic a supporto del centravanti Ardemagni.
. Chi vincerà?
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