Vincere, solo vincere, assolutamente vincere....

Da adesso non si scherza più, perchè il Foggia si è perciolosamente avvicinato e, posizionato a 5 punti dal Delfino, guida la pattuglia delle pretendenti al terzo posto ora occupato dai biancazzurri. Oggi alle ore 14,30 il match casalingo col Potenza, sconfitto in casa dall’Avellino nell'infrasettimanale grazie ad un super Marconi (il colpo di mercato degli irpini), nella terza gara in una settimana, il Pescara non può fallire. C'è in palio tanto, tantissimo a partire dalla panchina di mister Colombo che, al di là delle frasi di circostanza e delle rassicurazioni societarie, traballa. E' evidente che con 8 punti sugli ultimi 33 disponibili (7 ko, 2 pariggi e 2 vittorie in 11 partite), un nuovo passo falso, anche mezzo in caso di gioco latitante come nelle ultime 2 gare, la posizione del tecnico potrebbe davvero essere a rischio. Serve una vittoria, senza se e senza ma e per centrarlo il tecnico di Cesana Brianza sembra orientato a schierare un 4-3-3 che può diventare in corsa 4-3-2-1 grazie a Rafia, che può spostarsi da mezzala a trequartista in un Delfino che ritrova Kraja, ha perso Brosco per squalifica, farà esordire Merola e potrebbe puntare in avanti su Delle Monache e Vergani. Possibile panchina, dunque, sul tridente titolare di inizio stagione, quello formato da Cuppone, Lescano e Desogus. E' la scelta giusta? Lo dirà il campo, contro una squadra cge con Raffaele, subentrato a Siviglia dopo 10 turni di campionato,in panchina ha perso solo tre volte in 14 giornate contro Catanzaro, Foggia e, nell'ultimo turno come detto, Avellino. Fuori casa un successo, a Monopoli (1-2), lo scorso 4 dicembre, campo anche dell'ultimo acuto biancazzurro in data 11dicembre con lo stesso punteggio. Potenza infarcito di ex che vorranno farsi rimpiangere, ma il Delfino non può fare sconti. Con i primi due posti andati da un pezzo, mettere a rischio anche il terzo sarebbe davvero delittuoso.