Facundo Lescano, è lui il nuovo volto della Zemanlandia biancazzurra

Il nuovo corso del Pescara parte da Facundo Lescano. E, forse, non poteva essere altrimenti. L'uomo più discusso dell'ultimo scorcio dell'avventura di mister Alberto Colombo sulla panchina del Pescara, appena tornato titolare con il nuovo allenatore dopo mesi di panchina e polemiche ha griffato una doppietta nel giorno del debutto ter di Zeman sulla panchina biancazzurra. E probabilmente non è un caso. Il volto della nuova Zemanlandia pescarese è l'argentino, arrivato a quota 11 gol stagionali ed elemento gradito al boemo da quando giocava nella Sicula Leonzio. Le sue due reti non sono riuscite a dipingere il primo sorriso sul volto di Zeman, ma rappresentano un buon punto di partenza per il rush finale di regular season. “Peccato non sia arrivata la vittoria, sono contento a metà”, le parole di Lescano. “Avrei preferito fare una sola rete ma portare a casa la vittoria, perchè serviva e serve ancora una svolta. Non possiamo continuare con questi alti e bassi che ci hanno contraddistinto in questa stagione. Non è la prima volta che subiamo una rimonta, è già capitato all'Adriatico con il Latina e con il Monterosi, e non deve più succedere. Non si può concepire che una squadra forte come il Pescara, oltretutto nel suo stadio, venga rimontato. Dobbiamo imparare a tenere più palla negli ultimi minuti”. Due gol al rientro sono un bel biglietto da visita per Lescano, ma nelle sue parole non ci sono riferimenti a mister Colombo, che dalla sua Cesana Brianza avrà certamente visto la partita ed il ritorno da copertina dell'argentino. “Sono sempre stato me stesso, ho sempre lavorato e devo ringraziare mister Zeman che mi ha dato la possibilità di giocare dall'inizio dopo tanto tempo. Il tecnico lo conosciamo, ama il gioco d'attacco e con lui gli attaccanti rendono sempre tanto. Mi dispiace non aver fatto una tripletta, ne ho avuto la possibilità ma ho colpito male, perchè non ho mai fatto tre gol in una partita in serie C. Il gol annullato? E' stato sanzionato un tocco di mano di Marola, lo ha detto l'arbitro. Ed io sono rimasto incredulo”.