Nel giorno dell'anniversario dell'ultima promozione, il Pescara cerca il terzo posto
20 maggio 1012: il Pescara espugna Genova, battendo a domicilio la Samp (poi promossa ai playoff) e conquista l'aritmetica certezza di approdare in Serie A. Immobile e Caprari - oggi unico superstite della banda Zeman - mettono la loro firma in calce ad una grande impresa che una manciata di giorni dopo trova il suo suggello d'oro con la vittoria interna contro la Nocerina e la conquista del primo posto in campionato. A 20 anni di distanza, il Pescara tornò in Serie A e la città dannunziana si trasformò nell'ombelico del mondo.
20 maggio 2016: 4 anni dopo, il Pescara è di nuovo in lotta per tornare in Serie A. Non in modo diretto questa volta, ma attraverso gli spareggi. Nel giorno dell'anniversario dell'ultima promozione, va in scena l'ultima gara della stagione regolare. Si gioca all'Adriatico contro un Latina assetato di punti per raggiungere la salvezza senza dover ricorrere ai playout. Il Delfino vuole blindare la terza piazza finale, posizione che garantirebbe vantaggi importanti - forse determinanti - in chiave playoff. Per raggiungere l'obiettivo non è necessaria a tutti i costi una vittoria: complice lo scontro tra Bari e Trapani e quanto accaduto negli scontri con pugliesi e siciliani nel corso della stagione, infatti, potrebbe bastare un pareggio o addirittura anche una sconfitta per assicurarsi il terzo posto. Ma Oddo non vuole fare calcoli e punta alla vittoria.
Ci saranno tre o quattro novità rispetto all'undici che ha battuto il Modena in Emilia nell'ultimo turno. Campagnaro tornerà in campo, Crescenzi darà un turno di riposo a Vitturini e le assenze di Benali e Torreira forniranno una chance dal 1' per Bruno e Mitrita. Sarà comunque un Pescara competitivo, alla ricerca di una certezza che potrà risultare determinante tra qualche settimana quando ci saranno le sfide senza appello: ricordate l'epilogo di Bologna? Questa volta a Pescara sono convinti che andrà a finire in modo diverso....
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