Legrottaglie: "L'importante è lavorare duramente e.."
DAL SITO UFFICIALE DEL CLUB BIANCAZZURRO
Neanche il tempo di godersi la vittoria nel derby con l’Ascoli che si torna in campo. Domani sera ad attendere il Pescara al “Picco” ci sarà uno Spezia, quarto in classifica, che ha ancora ambizioni di promozione diretta, nonostante abbia visto interrotta la sua lunga serie positiva di ben 13 partite dalla capolista Benevento che, ironia del calendario, ospiterà il Pescara domenica prossima. Due trasferte consecutive compresse in pochi giorni e ad alto tasso adrenalinico, ma, in compenso, da affrontare con il sollievo dei tre punti conquistati contro i marchigiani, che rappresentano un tesoretto niente male in questa fase così delicata della stagione, dove gli obiettivi non sono ancora ben delineati (non solo per il Pescara, piuttosto per la maggior parte delle partecipanti al campionato di B).
Procedendo per gradi, il tecnico adriatico, Nicola Legrottaglie, dati anche i tempi ristretti, si focalizza da subito sul da farsi, senza lasciarsi trasportare troppo dalle emozioni della recente preziosissima vittoria: “Lo Spezia è una delle squadre più in forma del momento. Gioca un buon calcio, può sfruttare la grande rapidità tra le linee. Sarà un gran bello scontro tra noi e loro, spero che venga fuori una partita che dimostri che entrambe le squadre ci tengono a praticare un bel calcio. L’imperativo per la mia squadra? Fare una bella partita e continuare a giocare senza l’assillo del risultato, che poi arriva di conseguenza. Per 25 minuti con il Crotone e per un’ora con l’Ascoli abbiamo offerto delle buone prestazioni. Ecco, l’obiettivo ora è continuare sulla falsariga di quelle a dare queste prestazioni, ma aumentandone il minutaggio. Al tempo stesso dobbiamo concentrarci sugli aspetti da migliorare, ad esempio la fase di non possesso dove concediamo ancora troppo. Sì, spesso “regaliamo” occasioni agli avversari e sotto questo aspetto dobbiamo crescere, vorrei una formazione un po’ più “solida”. Comunque, l’importante è lavorare duramente e, soprattutto, farlo nella direzione giusta, pur nella consapevolezza che, come per tutte le cose, ci vuole tempo, anche se non ne abbiamo tantissimo a disposizione”.
Poco tempo si, ma la sfida verrà sicuramente affrontata con spirito diverso, grazie alla vittoria scacciacrisi di domenica, capace di ripristinare nella squadra quella fiducia che era andata scemando nelle precedenti tre sconfitte consecutive. “Ci volevano proprio quei tre punti contro l’Ascoli – ammette il tecnico abruzzese – comunque non avevo dubbi che sul fatto che i ragazzi avrebbero messo in atto ciò che avevamo preparato. E’ stata una partita difficile nel primo tempo, però è stato anche bello perché poi, nella seconda frazione di gioco, i ragazzi si sono anche divertiti, che poi è il presupposto basilare. Nella ripresa abbiamo offerto una grande prestazione e l’abbiamo chiusa dominando il campo. Cosa ho detto loro nell’intervallo? Ho detto: basta! Basta aspettare, quello che vogliamo dobbiamo andare a prendercelo. Perché quando sei passivo prima o poi anche la mente diventa passiva, bisogna essere attivi, cercare le cose e andarle a prendere altrimenti la partita non la vinciamo. E alla fine l’abbiamo vinta”.
Un passaggio importante che ha scacciato brutti pensieri (come la zona play out) e rasserenato l’ambiente, ma… la giostra è appena all’inizio. “Non abbiamo fatto niente ancora – commenta, infatti, Legrottaglie – anche se ammetto di essere soddisfatto e faccio i complimenti ai ragazzi. Sono sicuro che fra un po’ di tempo acquisiremo anche una condizione atletica differente, avendo fatto una preparazione specifica che tra poco darà i suoi frutti, inoltre con i recuperi di alcuni giocatori saremo ancora più forti. Le cose si costruiscono col tempo, ma sono certo che alla fine arriveremo alla mia idea di calcio. Ah, e per quanto riguarda me, ho preso un’altra ammonizione, è vero – continua sorridendo – devo migliorare in questo. Forse ho un problema, perché tutti gli arbitri mi dicono che gesticolo troppo, però… io la partita la vivo intensamente”. E di certo vivrà intensamente anche quella di domani sera!
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