L'assenza di equilibrio

 Solo dopo la gara di Coppa Italia con il Pineto di domani, con la squadra di Amaolo che ha aperto in campionato la crisi biancazzurra,  ci si proietterà totalmente al prossimo turno di campionato, nel quale oltre alla vittoria il Delfino dovrà dimostrare di aver trovato un suo equilibrio in campo. Al momento, infatti, è proprio l'assenza di equilibrio uno dei problemi principali e lo si evince anche dai freddi numeri. Il Pescara, pur essendo rimasto a secco di gol in 3 delle ultime 6 partite, mantiene ancora il secondo miglior attacco del Girone B dietro al Cesena (28 gol per i bianconeri, 21 per i biancazzurri) e con un buon margine sulla terza (la Torres, che ne ha griffati 17), ma ha una delle peggiori difese del torneo con 16 reti al passivo, più del doppio della capolista sarda (che ne ha subiti 7 di cui 2 nell'ultimo turno dove ha conosciuto la prima sconfitta stagionale) e 7 in più di Perugia (che ha un punto in più del Delfino) e Carrarese (che con la vittoria di domenica scorsa al Dei Marmi ha appaiato Brosco e soci a quota 20 punti). Peggio dei biancazzurri finora hanno fatto solo l'Arezzo, il fanalino di coda Fermana (entrambe con 19 reti al passivo) e il prossimo avversario, il Rimini che ha già raccolto ben 23 palloni in fondo al proprio sacco. Probabilmente l'assenza di equilibrio e la presenza di dati numerici di questo tipo, al netto di una predisposizione naturale del calcio zemaniano ad avere attacco prolifico e difesa non imperforabile, è data dalla mancata individuazione di un trio titolare di centrocampo che garantisca solidità e rendimento alto in entrambe le fasi. E non è un caso che proprio il reparto mediano sia quello che Zeman ha cambiato più spesso in queste 12 giornate, dove solo in 4 circostanze (3 vittorie ed 1 sconfitta) ha proposto gli stessi 3 uomini dal 1' (De Marco, Tunjov e Squizzato contro Gubbio, Spal, Lucchese e Torres). Per le restanti gare ha sempre mutato interpreti, non solo nell'undici base ma anche a partita in corsa, cambiando agli stessi (vedi Aloi) posizione e mansioni più volte. E quasi mai con profitto. Luciano Rapa