Visione di gioco, personalità e applicazione: così Squizzato si è ripreso il Pescara
Il play biancazzurro è rinato grazie alla fiducia accordatagli da Baldini
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Visione di gioco, personalità e attenzione in entrambe le fasi. Sono questi solo alcuni degli elementi che Niccolò Squizzato sta mettendo in mostra. Il numero 6 del Pescara, forse aveva bisogno del tempo necessario un ruolo, quello di metodista, in cui in carriera aveva giocato solo nelle giovanili nerazzurre, salvo poi diventare una mezzala di buon livello. Preso lo scorso anno dall'ex ds Delli Carri a titolo definitivo proprio dall'Inter al fine di diventare l'organizzatore di gioco del Delfino di Zeman, Squizzato ha avuto una stagione con più ombre che luci come anche il resto della squadra. Il centrocampista classe 2002 veniva da un'ottima annata trascorsa a Renate in cui si era disimpegnato prettamente da mezzala però. Tornare a fare il play seguendo peraltro quelli che sono i dettami del boemo non è stata un'operazione semplice che infatti non ha dato propriamente gli esiti sperati. In quasi tutte le circostanze in cui è stato chiamato in causa non hai mai palesato grossi sussulti. Da rimembrare un gran goal in casa contro il Gubbio e poco altro. Vertice basso atipico, dotato di grande struttura, potremo dire che la distribuzione dei palloni nel reparto nevralgico del campo è nelle sue corde, ma è più un metodista alla Van Bommel per intenderci che non un regista classico. Detto ciò complice l'infortunio grave occorso a Lonardi, Baldini ha dato al ragazzo le chiavi del centrocampo del Delfino. Squizzato ha risposto presente interpretando il ruolo in maniera magistrale: diligenza, attenzione, senso della posizione e geometrie sono le attitudini che sta dimostrando di possedere. Il play da Ascoli in poi è diventato un vero e proprio punto di riferimento per i compagni. Sempre nel vivo della manovra, con autorevolezza, coraggio e grinta, il mediano ha preso in mano il centrocampo del Delfino senza alcun timore in entrambe le fasi. Tale fiducia è cresciuta contesa dopo contesa. A Lucca, domenica, ha giocato la sua miglior partita da quando indossa la maglia degli adriatici. Evidentemente è scoccata la scintilla anche in lui, magari anche per via del fatto che si è sentito più responsabilizzato a causa del problema (non di poco conto) che il compagno di squadra ha avuto. Sta di fatto che al momento l'ex Renate non sta facendo sentire la mancanza di Lonardi. Evidentemente il ragazzo aveva bisogno di continuità per palesare il suo valore, costanza d'impiego che adesso la sorte gli ha concesso. Opportunità che il calciatore sta sfruttando nel migliore dei modi. Ora Squizzato si è ripreso il Pescara. Obiettivo? Continuare così, vietato fermarsi.
FOTO MUCCIANTE
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