Pillon: "So che i tifosi sosterranno la squadra in questo momento difficile. E.."
E' tornato a parlare l'ex trainer del Delfino (a Il Messaggero)
Parola a mister Bepi da Preganziol. Pillon è tornato a dire la sua, interprellato da Il Messaggero ed. Abruzzo. Ad Ascoli ha vinto una C1 e salvato la squadra al ritorno in B, entrando nella storia, a Pescara ha sfiorato una clamorosa e non programmata serie A, conquistando il cuore dei tifosi dopo una salvezza conquistata da subentrante. Domenica prossima al Del Duca va in scena il derby del cuore di Bepi Pillon.
A Pescara qualcuno lo rimpiange, tanti si chiedono perché non sia ancora tornato su una panchina: “Mi auguro di tornare ad allenare, aspetto con serenità che capiti l’occasione giusta”, dice Pillon prima di parlare dell'attualità e della sua esperienza biancazzurra.
“L’Ascoli è partito forte. Stanno facendo molto bene, lo dimostra il gioco che esprimono e i gol che fanno. Se lotterà per la A? E’ presto per dirlo, le prime partite sono sempre strane, le squadre si devono conoscere. I conti si fanno ad aprile. Oggi ci sono squadre importanti, come la Cremonese, il Frosinone o il Pescara stesso, che sono indietro, ma alla lunga sono club che vengono fuori. E’ ancora tutto da vedere, presto per fare previsioni. Il campionato scorso è emblematico. Tra play-out e play-off la forbice è stata molto sottile. E’ stato combattuto fino alla fine. Sarà la stessa cosa anche quest’anno, nessuno scapperà e la prima non prenderà il largo, vedrete. Immagino grande equilibrio e difficoltà per tutti ogni settimana. Sarà un campionato bello anche per questo”.
La cavalcata dell’andata, però, l’anno scorso portò il Pescara ad un passo dalla promozione: “Nel girone d’andata abbiamo fatto molto bene, un po’ come l’Ascoli di quest’anno. Siamo arrivati in testa, poi siamo un po’ scesi ma siamo rimasti sempre tra la prima e la quarta, quinta posizione. Siamo stati dentro quella griglia e alla fine abbiamo sfiorato la A per pochissimo”. A quella semifinale contro il Verona ci pensa ogni tanto? “Ci penso molto. Anzi, ci penso sempre. Quel gol mancato da Bellini nel recupero (al ’94 palla alta di un soffio, sarebbe stato l’1 a 1 che avrebbe mandato in finale i biancazzurri, ndc) ha cambiato la nostra storia…”. Che partita si aspetta domenica prossima al Del Duca? “Una partita combattuta, il Pescara andrà lì a dare tutto. Poi sapete quant’è sentita da entrambe le parti. Per i biancazzurri può essere una grande occasione, dopo due sconfitte, per riabilitarsi. La squadra ha i mezzi per poterlo fare. Ma sarà difficile per entrambe. Partita con tanti gol? Difficile dirlo adesso, ma sarà certamente giocata a viso aperto. Credo che i tifosi debbano sostenere la squadra in questo momento di difficoltà, e so che lo faranno. A noi sono sempre stati vicini e ci hanno aiutato quando qualcosa non andava. Devono farlo anche con Zauri in questo momento particolare. La squadra deve sentire la vicinanza della gente, a Pescara il sostegno del pubblico è un fattore importante”.
La squadra di Zauri ancora alla ricerca dell’erede di un certo Leo Mancuso, 4 gol con la maglia dell’Empoli dopo l’esplosione all’Adriatico sotto la gestione Pillon: “E’ un giocatore straordinario, ma lo è soprattutto come ragazzo: s’impegna sempre, non molla mai, non si accontenta mai, guarda sempre avanti. Con me ha fatto progressi continui l’anno scorso. E ora ha già realizzato due doppiette, dimostrando di essere ormai un giocatore consolidato e davvero forte per la B”.
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