Prima squadra

Piccoli segnali di risveglio, ma ancora troppo timidi: l'analisi del momento

Il punto in casa Pescara

13.01.2025 08:12

Piccoli segnali di risveglio. Troppo timidi, però, per poter dire che il peggio sia passato e per poter guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Il Pescara, che oggi si risveglia ancora più lontano da quella vetta che per mesi era stata di sua proprietà quasi esclusiva, ha archiviato il pari interno con il Rimini e già si proietta alla doppia trasferta che farà da prologo alla Partitissima dell'Adriatico contro l'Entella di inizio febbraio, alla vigilia della chiusura della sessione invernale di calciomercato. Contro i romagnoli ci sono stati senza dubbio alcuni aspetti incoraggianti sul piano della prestazione e probabilmente oggi si parlerebbe di altro se la Dea Bendata fosse stata alleata e non nemica dei biancazzurri, ma l'ennesima gara interna senza vittoria certifica un tabù Adriatico e, più in generale, una grave astinenza dal gol che pesano come un macigno sulla classifica. Tra le mura amiche il Pescara non vince dal 21 novembre, quando regolò per 4-1 il Milan Futuro nel recupero della nona giornata originariamente prevista a metà ottobre, e non va in rete proprio da allora, perchè poi sono arrivate le sconfitte con Pineto e Legnago ed i pareggi a reti bianche con Ternana e, appunto, la banda Buscè. E allargando il discorso, la vittoria manca dal 30 novembre, quando Merola e soci solo dopo che il Gubbio al 3' della ripresa era rimasto in 10 uomini erano stati capaci di imporsi a fatica sui Lupi d'Umbria, che oltretutto erano assai rimaneggiati. Negli ultimi due mesi, insomma, l'involuzione è stata chiara, netta ed inequivocabile ed ha portato ad una classifica odierna che nessuno si sarebbe aspettato di vedere quando il Delfino correva a vele spiegate. La vetta è ora distante 5 punti, perchè ieri la Virtus Entella con il solito Bariti ha sbancato Ascoli, e prima del Pescara c'è anche la Ternana, avanti di 3 lunghezze. Ma non finisce qui, perchè adesso al gran ballo della promozione è tornata ad iscriversi anche quella Torres che ieri all'ora di pranzo, strapazzando a domicilio il Milan Futuro per 5-1, ha agganciato mister Baldini ed i suoi ragazzi al terzo posto mettendo virtualmente il naso avanti, perchè la vittoria firmata Varela di una settimana fa ed il pari per 2-2 dell'andata ha dato ai sardi il vantaggio negli scontri diretti. E anche il bilancio tra girone di andata e quello di ritorno del Pescara ha segno negativo, perchè sono 5 i punti in meno conquistati: dopo i primi 270 minuti della stagione la squadra aveva infatti totalizzato 7 punti, dopo 3 sfide dal giro di boa del torneo i punti messi in cascina sono appena 2, entrambi conquistati in casa. In riva all'Adriatico non è stata ancora sdoganata la parola “crisi”, perchè in fondo è ancora tutto aperto e sul piano del temperamento e delle occasioni create contro il Rimini la prestazione è stata assai incoraggiante, ma resta insoluto il problema del gol. Che non riguarda solo il centravanti, ruolo per il quale dal mercato arriveranno novità, ma anche gli esterni d'attacco (Cangiano ha firmato una sola rete, più di un girone fa, e Bentivegna, 2 sigilli, non segna da inizio ottobre) ed i centrocampisti (ultimo gol di Tunjov con il Sestri Levante). Per tornare a sognare e per riaccendere la magia, cioè i presupposti sui quali mister Silvio Baldini ha fondato la sua avventura pescarese, oltre ad una consistente mano della società sul mercato servirà l'apporto di tutto il gruppo, che nei prossimi 180 minuti dovrà necessariamente portare a casa più punti possibili per presentarsi senza paura e con tutto ancora aperto al cospetto dell'Entella. 

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