Pescara - Brescia: storia, precedenti e statistiche
Dopo i pareggi con il Bari e in trasferta con lo Spezia, il match casalingo con il Brescia fanalino di coda sembra l’occasione giusta per gli uomini di Baroni di tornare prepotentemente nella lotta per la promozione e inserirsi prepotentemente nei playoff. Pescara - Brescia, tutte le statistiche. Con otto vittorie (3 fuori casa), dieci pareggi (5 lontani dalle mura amiche) e quindici sconfitte (9 in trasferta), il Brescia penalizzato di sei lunghezze è fanalino di coda insieme al Varese con 28 punti. Nonostante sono nei bassifondi della classifica, le Ronedinelle primeggiano nelle statistiche. I lombardi giocano 596,5 i palloni a partita con il 65,7% di passaggi riusciti (entrambi i dati al secondo posto assoluto in B) con 26’ 20” di possesso palla. Il Pescara invece gioca 553,6 palle con il 62,2% di passaggi completati in 24’ 34” di possesso. Il Brescia ha il 48,1% di pericolosità con 10’ 37” di supremazia territoriale; 13,9 tiri a partita di cui 5,1 nello specchio . Con 37 reti fatte (16 fuori casa) e 46 subite (26 tra le mura amiche), le rondinelle hanno la media di 1,1 gol a partita. I dannunziani invece hanno 50,5% di pericolosità (terzi dietro Livorno e Frosinone) con 9’ 24” di supremazia territoriale e 12,8 conclusioni di cui 5 in porta. Con 43 gol subiti e ben 55 realizzati il Pescara rimane la squadra ad aver segnato di più in B con 1,7 gol a partita. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. Brescia – Pescara, i precedenti in Abruzzo. Le Rondinelle affronteranno il Delfino per la 26° volta in Abruzzo tra A, B, Coppa Italia e Torneo Anglo – Italiano. Il Brescia è uno degli avversari più ostici dei biancazzurri: sono 8 le vittorie dannunziane, 11 i pareggi e 6 i successi bresciani con 32 gol pescaresi e 30 lombardi. Il primo precedente assoluto risale al 28 dicembre 1942, allo Stadium di Porta Venezia i biancazzurri si portarono in vantaggio al 33’ con Tontodonati per poi subire su rigore il gol del pareggio bresciano di Martelli. Netto successo pescarese per 2-0 nel match di ritorno a Rampigna. Sfiorata la qualificazione in A per un punto, il Delfino la stagione successiva in casa non andò oltre il pareggio. Dopo la fine della 2° guerra mondiale le due squadre si rincontrarono a Rampigna nel campionato cadetto ’48 – ’49 pareggiando a reti bianche. A fine stagione Pescara retrocesso in C all’ultimo posto mentre le Rondinelle conclusero per il secondo anno al quinto posto. Le strade di Brescia – Pescara così si separarono con i biancazzurri sprofondati fino in IV serie e le Rondinelle stabilmente in cadetteria. Le due squadre tornarono ad affrontarsi 26 anni dopo, sempre in B, nel campionato 1974-75: il match, giocato per la prima volta allo stadio Adriatico, terminò 1-1. Dopo aver concluso rispettivamente al 10° (Brescia) e 9° posto (Pescara), i biancazzurri di Domenico Rosati il campionato seguente pareggiarono a reti bianche. Ottenuta la salvezza, il presidente Capacchietti lasciò la società ad Armando Caldora. L’indimenticato presidente chiamò al timone Giancarlo Cadè. In quella che fu una stagione memorabile, i biancazzurri ancora una volta non andarono oltre il pareggio. Al termine del campionato Pescara terzo in classifica agli spareggi promozione terminati con la gara a reti bianche al Dall’Ara di Bologna: 40.000 tifosi dannunziani accorsero per festeggiare la storica conquista della massima serie. Il primo campionato di Serie A non sorrise ai colori biancazzurri, retrocessi all’ultimo posto. Due anni dopo, sempre tra i cadetti, sempre un pareggio a reti bianche in casa permise comunque al Pescara di Angelillo di ritrovare la A vincendo gli spareggi promozione. Ancora una volta, immediata retrocessione dei biancazzurri. Nel campionato di B 1981-82 i biancazzurri conclusero come fanalino di coda tornando in C: unica nota lieta il successo di misura del Pescara nella seconda di campionato. Quattro anni dopo nel campionato cadetto 1985-86 il Pescara di Catuzzi perse di misura nella seconda giornata di ritorno per 1-2 poi a metà classifica, il Brescia secondo promosso in Serie A. L’anno dopo la presidenza del Delfino passò da Vincenzo Marinelli a Panfilo De Leonardis. Il neo presidente chiamò sulla panchina l’allenatore indimenticato da tutta la piazza dannunziana, Giovanni Galeone. Il profeta dell’Adriatico vinse il campionato conquistando la terza Serie A biancazzurra. Il Pescara sale, il Brescia scende. La sfida si ripeté così 4 anni dopo, ancora una volta in B: vittoria dannunziana di misura all’Adriatico, pareggio a reti inviolate in Lombardia. A fine stagione il Pescara di Reja 9° e il Brescia 10°. Il campionato seguente, dopo l’esonero di Carletto Mazzone, tornò al timone del Delfino Galeone: dopo il pareggio con la Reggiana, l’indimenticato tecnico conquistò i tre punti all’Adriatico battendo le rondinelle per 2-0. L’anno successivo, la sfida si giocò per la prima volta in Coppa Italia: nel primo turno eliminatorio il Brescia s’impose 2-0 in casa e perse di misura nel ritorno in Abruzzo giocando così il secondo turno contro il Milan di Fabio Capello vicecampione italiano. In campionato il Pescara pareggiò 1-1 in casa terminando secondo conquistando ancora una volta la massima serie alle spalle proprio delle Rondinelle di Lucescu. Le due squadre però retrocessero subito conquistando in A una vittoria in casa per parte. Dopo la retrocessione al termine della stagione, le compagini si affrontarono sia nel torneo Anglo – italiano che in B. Nel torneo composto tra le quattro retrocesse di A e le migliori quattro non promosse di B, dopo aver vinto entrambe il proprio girone, la vittoria di misura in casa e la sconfitta per 3-2 all’Adriatico permisero al Brescia di conquistare la finale poi vinta contro Notts County (la squadra più vecchia del mondo fondanta nel 1862) nel prestigioso stadio di Wembley. In campionato le due squadre all’Adriatico non andarono oltre l’1-1 con il Brescia a fine stagione nuovamente in A mentre il Pescara penalizzato di 3 punti chiuse al 15° posto salvo per classifica avulsa. La partita si giocò negli anni successivi per 7 volte tra cadetti e Coppa Italia con tre sconfitte per il Pescara, due pareggi e due vittorie (l’ultima vittoria del Delfino all’Adriatico risale al 13 giugno ’99). Da lì in poi neanche l’armata di Zeman riuscì a domare le Rondinelle che inanellarono due vittorie e due pareggi: nella scorsa stagione un autogol di Zauri nei minuti finali strozzò l’urlo in gola al Delfino. Riusciranno Baroni e i suoi a sfatare il tabù? I precedenti in Abruzzo:
- Serie B 1941/1942 – Pescara – Brescia 2-0
- Serie B 1942/1943 – Pescara – Brescia 1-1
- Serie B 1948/1949 – Pescara - Brescia 0-0
- Serie B 1974/1975 – Pescara - Brescia 1-1
- Serie B 1975/1976 – Pescara - Brescia 0-0
- Serie B 1976/1977 – Pescara - Brescia 2-2
- Serie B 1978/1979 – Pescara - Brescia 0-0
- Serie B 1981/1982 – Pescara - Brescia 1-0
- Serie B 1985/1986 – Pescara - Brescia 1-2
- Serie B 1989/1990 – Pescara – Brescia 1-0
- Serie B 1990/1991 – Pescara – Brescia 2-0
- Coppa Italia 1991/1992 – Pescara – Brescia 1-0
- Serie B 1991/1992 – Pescara – Brescia 1-1
- Serie A 1992/1993 – Pescara – Brescia 2-0
- Semifinale Torneo Anglo – Italiano. 1993/1994 – Pescara – Brescia 3-2
- Serie B 1993/1994 – Pescara - Brescia 1-1
- Serie B 1995/1996 – Pescara – Brescia 2-4
- Serie B 1996/1997 – Pescara – Brescia 1-1
- Serie B 1998/1999 - Pescara – Brescia 3-2
- Coppa Italia (fase a Girone) 1999/2000 – Pescara - Brescia 1-2
- Serie B 1999/2000 – Pescara - Brescia 1-2
- Serie B 2005/2006 - 4 Pescara - Brescia 0-3
- Serie B 2006/2007 – Pescara - Brescia 1-3
- Serie B 2011/2012 – Pescara – Brescia 1-1
- Serie B 2013/2014 – Pescara – Brescia 3-3
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