Pescara Pallanuoto: i playoff non sono un sogno
In A2 il Settebello biancazzurro sta andando oltre le migliori aspettative
Sognare è lecito, anche se si mantengono i piedi ben saldi per terra nonsotante il grande obiettivo playoff sia a portata di mano. Tempo di primi, parziali bilanci in casa Pescara Pallanuoto. Con il campionato in pausa dopo la fine del girone d’andata ed in attesa del match di sabato alle 17:30 nella vasca amica contro la Cesport, il Settebello biancazzurro si gode l’ottimo bottino totalizzato nella prima metà di stagione e la striscia positiva, ancora aperta, che ora parla di 3 vittorie ed un pareggio nelle ultime quattro partite disputate. Il girone d’andata da lode dice che il Pescara si trova a quota 21 punti e dunque nei quartieri nobili della graduatoria. Tra i più giovani, da segnalare che nell’ultimo turno ha debuttato positivamente Cesare Mancini, che si alterna tra prima squadra, Under 17 ed Under 15. Tra i senatori, invece, conferme totali nella prima parte di stagione, per carisma e talento, sono arrivate dai vari Di Fulvio, Calcaterra, Molina e Volarevic.
«Sono molto contento di quanto fatto finora e dell’impegno dei miei ragazzi che, nonostante siano dilettanti, si comportano da professionisti più dei veri professionisti, ma anche di quelli del settore giovanile, che per noi rappresentano una risorsa fondamentale», le parole di coach Paolo Malara. «In campionato ci troviamo in una posizione molto buona, che forse non era pronosticabile alla vigilia, e che deve rappresentare la base su cui costruire il girone di ritorno», continua ancora il tecnico. «Ci aspettano 11 finali, a partire da sabato prossimo contro la Cesport. Marzo può essere un mese chiave per capire quali possano essere le nostre reali ambizioni e voglio che la squadra mantenga la concentrazione mostrata finora. Per adesso ce la siamo sempre giocata con tutti, anche in quelle due partite che abbiamo perso lottando punto a punto. Fisicamente i ragazzi stanno bene. Io credo che abbiamo ancora margini di miglioramento e se alcuni di loro, che ancora non hanno espresso il 100% del potenziale, riusciranno a farlo in questa seconda parte, allora come ho sempre detto, una volta blindata la salvezza si potrà pensare a sognare».
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