Giovedì Santo di...Passione per Brescia e Pescara
Scontro salvezza da non fallire. Per entrambe
Se non è una sfida senza appello, poco ci manca. Brescia - Pescara è autentica sfida salvezza, da non fallire. Su entrambi i fronti. In estate ambedue le compagni pensavano a ben altro campionato, la realtà dei fatti dice che a fine marzo sono invischiate nella lotta salvezza ed in preda ad una crisi senza fine.
QUI PESCARA - «La classifica non fa paura ma bisogna avere la percezione del pericolo»: le parole del d.s. Luca Leone, pronunciate al novantesimo di Pescara – Empoli, non celano la preoccupazione per una situazione che inizia ad avare contorni foschi. «C’è del nervosismo, non c’è un clima sereno ma ci vuole personalità, carattere ed orgoglio per tiraci fuori da questa situazione. Il fattore mentale non aiuta», ha continuato nella sua disamina il dirigente. Archiviato non senza danni il terzo ko di fila tra le mura amiche, il Pescara è costretto dunque a ricompattarsi e a guardare alla sfida di Brescia con il chiaro intento di rilanciarsi. Mister Epifani dovrà fare ancora i conti con le defezioni nell’organico, alcune particolarmente pesanti come quella di Filippo Falco, la cui avventura pescarese è stata minata dai noti problemi fisici. Al Rigamonti servirà lottare, impugnando la sciabola e non il fioretto: ecco perché il tecnico biancazzurro potrebbe affidarsi a giocatori che sappiano interpretare la partita con particolare furore agonistico. Sarà una vera e propria battaglia con le Rondinelle che non possono fare sconti.
QUI BRESCIA - La panchina di Boscaglia scotta e il match con il Pescara sarà la prova d’appello per il tecnico che è tornato sulla panchina lombarda dopo il breve interregno dell’ex biancazzurro Pasquale Marino. In città circolano già i nomi dei possibili sostituti, da Festa a Pulga (entrambi legati al presidente Cellino per i comuni trascorsi cagliaritani), e l’ambiente si annuncia particolarmente caldo. Il massimo dirigente bresciano vuole una prova d’orgoglio: «Non si può più scherzare», le parole pronunciate dopo il pesante scivolone di Bari (un 3-0 senza discussioni), «lo sappiamo e dobbiamo regolarci di conseguenza. Dobbiamo pensare positivo, perché possiamo arrivare al traguardo avendo i mezzi per farlo». La salvezza, però, passa per i prossimi 180 minuti, con due gare casalinghe in 5 giorni contro avversarie dirette all’obiettivo salvezza (Pescara ed Entella, quest'ultima in programma martedì e valida come recupero). Caracciolo e soci si giocano una bella fetta di stagione.
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