Questione Poggio, la replica di Sebastiani
Il comunicato del presidente (da Rete8)
Per completezza di informazione e per rendere un servizio il più completo possibile ai nostri lettori, pubblichiamo il comunicato di risposta del presidente Daniele Sebastiani a quello divulgato in mattinata da Peppe De Cecco (leggi qui). Il comunicato del presidente Sebastiani è ripreso integralmente dal sito di Rete8 poichè a noi non è arrivata alcuna nota stampa
Ecco il comunicato:
Prendo atto delle dichiarazioni rilasciate dal Sig. De Cecco e pur condividendo pienamente
l’assoluta mancanza di fare o alimentare polemiche, nondimeno ritengo doveroso di dover
ristabilire la verità, chiarendo alcune imprecisioni contenute nella versione dei fatti da Questi
fornita.
Risponde al vero ed è fatto notorio che sia stato siglato tra le parti (Delfino Pescara e Prosport) un atto preliminare nel mese di dicembre del 2017 finalizzato all’acquisto del Centro Sportivo Poggio degli Ulivi (più correttamente al subentro nella locazione finanziaria che grava sul complesso) e che fosse prevista come data di subentro, appunto, il successivo 31 luglio 2018.
Parimenti vera è la circostanza ricordata dal Sig. De Cecco che fosse prevista, per il caso di
mancato subentro alla data stabilita e ricordata, la risoluzione del contratto di affitto di azienda in
essere da tempo e la contestuale attivazione di altro e diverso contratto di affitto d’azienda a
condizioni nuove e con un canone mensile più alto di quello precedentemente stabilito.
E’ però altrettanto vero (circostanza non di poco conto!) che il subentro non si sia perfezionato nei termini pattuiti a causa delle numerose carenze documentali e strutturali del Centro Sportivo,
carenze che hanno comportato la necessità di programmare una serie di lavori indispensabili per
ottenere il certificato di agibilità senza il quale l’Istituto di Leasing mai avrebbe potuto e potrebbe
sottoscrivere un atto pubblico di subentro, appunto.
Sul punto vale la pena segnalare come dei lavori programmati (compresi alcuni non necessari allo scopo ricordato, ma utili a rendere l’impianto effettivamente fruibile dalla Delfino Pescara) tutti
quelli (ripascimento del manto erboso e sistemazione della scarpata) che non necessitavano di
autorizzazioni da parte di enti e/o società terze, sono stati tempestivamente e senza ritardo eseguiti
dalla Società che presiedo, mentre l’ultimo e più importante (la realizzazione e messa a norma della
rete fognaria) per poter essere programmata ha avuto bisogno del parere della Società Autostradale
sotto il cui viadotto parte dell’opera deve passare.
E’ documentalmente riscontrabile e noto alle parti come tale documento autorizzativo sia arrivato soltanto in data 20 novembre 2020 (e certamente non a causa della scarsa volontà della Delfino che da subito ha fatto tutto quanto di propria spettanza per ottenere tale documento).
Altrettanto noto alle parti è la circostanza che il titolare dell’impresa appaltatrice delle opere di
realizzazione della rete fognaria sia stato colpito da Covid-19 ed abbia, pertanto, chiesto di
attendere un paio di settimane per dare inizio alle attività che, infatti, cominceranno soltanto nei
prossimi giorni.
Venendo alla vicenda del canone e della presunta “morosità” accumulata dalla Delfino, questa ha effettivamente continuato a pagare un canone ridotto successivamente all’agosto 2018, per la
semplice ragione (comunicata alla Prosport) che ritenendosi non colpevole (per le ragioni sopra
ricordate) della mancata stipula del subentro alla scadenza pattuita si potesse continuare con il
canone in essere, in attesa di giungere quanto prima al subentro stesso.
Come, peraltro, ricordato dallo Stesso Sig. De Cecco la Delfino ha, comunque, pagato i canoni con
estrema puntualità sino al mese di maggio 2020 (tre mesi abbondanti dopo la chiusura totale del
Centro Sportivo per il noto lockdawn).
Inoltre va fatta anche chiarezza sul contributo alle spese di ripascimento campo, alla sistemazione
della scarpata ed alla realizzazione della rete fognaria (contributo di € 149.000,00) che la Prosport si
era impegnata a corrispondere, parte subito (€ 49.000,00) e parte a decorrere dalla puntuale
esecuzione dei lavori di sistemazione della scarpata e di realizzazione della rete fognaria (€
100.000,00).
Ebbene la Delfino Pescara pur avendo maturato i primi € 49.000,00 sin dal 2017/2018 non ha ritenuto di farne formale richiesta alla Prosport, meno che mai per vie giudiziarie, e tanto sempre
nel solco dei rapporti di collaborazione e fiducia reciproca, finalizzati anche alla più volte ricordata
acquisizione del Complesso Sportivo.
Il Sig. De Cecco sul punto dimentica o, comunque, omette di ricordare come nello studio del
proprio legale Avv. Vasile era stata raggiunta una intesa con la quale si desse atto che, data
l’emergenza pandemica da coronavirus, in concomitanza con la sospensione dei canoni di leasing a
carico della Prosport (sospesi dall’Istituto di Credito dal mese di marzo 2020 a tutto il corrente mese
di dicembre), si potessero ritenere sospesi i canoni di affitto di azienda dovuti dalla Delfino dal
mese di giugno 2020 al dicembre successivo, con contestuale riconoscimento di una somma di €
18.000,00 circa quale ristoro totale delle desunte differenze tra i due canoni (dovuto e versato).
Nei giorni successivi non si è voluto da parte della Prosport ratificare l’accordo raggiunto e si è dato
corso all’azione giudiziaria.
Un altro argomento sul quale è opportuno ristabilire la verità è quello relativo alle tante migliorie in
questi anni apportate al Centro Sportivo da parte della Delfino, migliorie che sono state bollate
come “non autorizzate” dalla Prosport e forse addirittura “abusive”.
Nel tranquillizzare tutti sulla assoluta liceità urbanistica di ogni opera realizzata dalla Delfino all’interno del Centro, le opere stesse sono, semmai ce ne fosse davvero bisogno, ulteriore
dimostrazione dello spirito della Stessa che, certa della propria volontà di acquisire il Poggio degli
Ulivi, ha iniziato a renderlo migliore e più attrezzato.
Le opere realizzate (asfalto delle strade e del parcheggio, una palestra completa, sbarre all’ingresso
ed all’arrivo ai campi, l’impianto elettrico del campo posto nella zona bassa del Centro, spogliatoio,
luci dei campi non più a gasolio, semina del campo in erba naturale, ripascimento dei campi in erba
sintetica) sono sotto gli occhi di chiunque frequentava negli anni passati il Poggio e lo frequenta
adesso e, circostanza affatto secondaria, resteranno di proprietà della Prosport senza alcun costo
nella ipotesi che la Delfino Pescara ed il suo Presidente (senza essere giudicato, per questo, un
pazzo!) dovessero decidere di non acquisire il Complesso Sportivo.
Spiace, infine, che si concluda da parte della Prosport invitando la Delfino Pescara a “pagare i
debiti”, quando risulti che sia proprio la Prosport ad essere in arretrato con i canoni di leasing
anteriori alla sospensione accordata a causa del Covid e ci si chiede se, al di là di tutte le
dichiarazioni di principio da Questa esposte, sia proprio tale morosità e la conseguente necessità di
sanarla il motivo per il quale, disattendendo all’improvviso un accordo già raggiunto tra le parti alla
presenza dei rispettivi avvocati, si sia proceduto per le vie legali.
Ovviamente il decreto verrà opposto e le ragioni verranno fatte valere nelle sedi opportune, continuando nel frattempo a pagare, già da prossimo mese di gennaio, il canone mensile dovuto ed a lavorare affinchè si possa giungere alla acquisizione del Poggio degli Ulivi.
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