Terzo ko di fila, il Delfino resta ultimo: #ChievoPescara 3-1
Al Bentegodi è andata così...
Il girone di ritorno si apre come si era chiuso quello d'andata, con un ko. Ed è il terzo di fila per il Pescara quello che matura a Verona contro un Chievo che vince il match per 3-1 con le reti di Palmiero nel primo tempo e del duo Mogos - De Luca nella ripresa (utile solo a fini statistici il momentaneo pari di Maistro nella prima metà di gara). Ed è notte fonda per Breda e i suoi...
La gara. Breda, nonostanze le assenze, vara il nuovo modulo con la difesa a 4, affidandosi a Maistro e Machin a supporto della prima punta Odgaard e facendo debuttare in mediana Rogoni a completare il reparto con Omeonga e Valdifiori. Nel Chievo, Ciciretti e Garritano avranno il peso del reparto offensivo insieme a De Luca. In campo l'ex Palmiero è il play.
Pronti via e Pescara già sotto. E' le'x Palmiero dopo 5 minuti a trafiggere Fiorillo con un destro chirurgico per il vantaggio scaligero. Parte in salita la gara del Pescara, che pare reagire subiro con il piglio giusto, con Maistro attivo alle spalle di Odgaard e Machin a giostrare in tandem con l'ex laziale. Ed il danese al 7' colpisce il legno alla destra di Semper, illudendo tutti per un pari immediato. Ma è solo un fuoco di paglia: la squadra di Aglietti, vera bestia nera per i biancazzurri, con il passare dei minuti riesce a prendere in mano le operazioni in campo e a coprire bene il campo, mortificando i tentativi di ripartenza ospiti. Al 17', su errore in uscita con palleggio del Pescara (segnatamente Valdifiori), Ciciretti prova l'eurogol dalla distanza ma la palla termina alta. A metà frazione il Pescara prova ad alzare baricentro e intensità, ma ogni tentativo risulta sterile ed improduttivo fino a quando Maistro estrae dal suo cilindro una giocata eccezionale con capolavoro balistico incluso che vale il pari. Maistro, gol a parte, sembra in giornata positiva, a differenza di Machin che si incaponisce troppo in dribbling e giocate personali. Ma nel complesso il gol del pareggio ridà linfa ai biancazzurri, che con buona personalità si propongono senza disdegnare la cura della fase difensiva.Il finale di tempo scivola via senza grossi sussulti o occasioni da rete (nonostante il tentativo di forcing veronese), a connotare il match è il clima da battaglia che accompagna le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-1.
Si riparte senza cambi e dunque dai medesimi 22 del primo tempo. Dopo 34 secondi da inizio ripresa, Chievo in vantaggio con un grandissimo gol di Mogos, imprendibile per Fiorillo. Ma fase difensiva biancazzurra da rivedere: poca pressione sui portatori di palla e posizioni errate nello sviluppo dell'azione, a unirsi allo sbilenco rinvio di Sorensen proprio sui piedi di Mogs che ha comunque trovato una rete capolavoro. E' tutto da rifare per ilo Pescara, che prova subito a rialzare aggressione e intensità per portare insidie dalle parti di Semper. Ma la manovra è troppo confusionaria, Valdifiori non prende in mano le operazioni e si vive di sortite personali che finiscono spesso nell'imbuto clivense. Prova a correre ai ripari Breda, con Busellato proprio per l'ex Spal e Nzita per Masciangelo (59'). Al 63' termina sull'esterno della rete un buon tentativo proprio di Busellato, che ha ricevuto in area di rigore un ciccolatino di Machin che però non tramuta nel 2-2. Al 65' entrano Bellanova e Ceter per Machin e Balzano. Il Pescara, nel tentativo di riagguantare il rusltato, presta il fianco alle ripartenze dei locali, che però sciupano tutto lasciando il match aperto. Al 71', sugli sviluppi di un corner, Fiorillo in due tempi dice di no ad un colpo di testa di Leverbe che poteva significare match in ghiaccio per i suoi. Due minuti dopo Busellato si divora il 2-2 sparando su Semper da posizione favorevolissima, con l'estremo ospite che con il piede e d'istinto respinge. Gol mangiato, gol subito: De Luca scatta in velocità, beffando una difesa alta e mal posizionata, brucia Bocchetti in progressione e trafigge Fiorillo. Breda prova allora il tutto per tutto ed inserisce un treqartista, Riccardi, per un centrocampista difensivo - che non ha i 90' nelle gambe - come Rigoni. Poche idde e ben confuse: il tentativo di forcing pescarese è così. Odgaard di testa sfiora il gol che può riaprire tutto (86'), ma è troppo poco. Nel recupero di 5' decretato dalla terna arbitrale non si assiste a nulla davvero degno di nota di marca biancazzurra (il Chievo invece sfiora il poker con Fabbro) e al triplice fischio che festeggia ha solo i colori gialloblù.
Il tabellino:
CHIEVO-PESCARA 3-1
MARCATORI: 5' Palmiero (C), 24' Maistro (P), 46' Mogos (C), 76' De Luca (C)
CHIEVO: Semper; Mogos, Leverbe, Rigione, Renzetti; Ciciretti (75' Canotto), Palmiero (65' Obi), Viviani, Garritano (75' Bertagnoli); Margiotta (65' Fabbro), M. De Luca (87' Zuelli). All. Aglietti
PESCARA: Fiorillo; Balzano (65' Bellanova), Sorensen, Bocchetti, Masciangelo (59' Nzita); Rigoni (78' Riccardi), Omeonga, Valdifiori (59' Busellato); Maistro, Machin (65' Ceter); Odgaard. All. Breda
AMMONITI: Viviani (C), Bocchetti (P)
ARBITRO Santoro di Messina
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