GLI EX - Bruno Nobili, una vera "Bandiera Biancazzurra"
Icona del calcio pescarese in più vesti
A CURA DI SIMONE D'ANNIBALE -
Torna la rubrica settimanale dedicata agli ex biancazzurri. La scorsa settimana vi abbiamo raccontato la storia del “Sindaco” Santarelli. Questa settimana tocca invece ad un altro giocatore che a Pescara ha lasciato il segno. Si tratta di Bruno Nobili. Una vera e propria "Bandiera Biancazzurra" che ha legato indissolubilmente il suo nome al Delfino in più vesti, a partire da quella di giocatore.
Nasce a Valencia in Venezuela, ma è italiano, il 7 Ottobre 1949. Centrocampista mancino, di ottime doti offensive, viene impiegato spesso come fantasista o come regista. Buona abilità sui calci piazzati, dotato di una buona visione di gioco e di un buon tiro dalla distanza.
Cresce calcisticamente nelle giovanili della Roma, con cui esordisce anche in Serie A, il 27 Aprile 1967, nello 0-0 interno contro il Varese. La stagione successiva viene ceduto in prestito all’Ascoli dove realizza 1 goal in 25 presenze.
Poi viene ceduto nelle serie minori, prima a Macerata (2 stagioni) e poi ad Avellino (una stagione), dove mette insieme 108 presenze e ben 31 reti. Con gli Irpini conquista la promozione in Serie B. Nel 1972/73 torna a calcare i campi di Serie A, essendo acquistato dal Cagliari. Con i Sardi gioca 13 partite e segna una rete.
Nel 1974 approda al Pescara, allenato da Tom Rosati, appena promosso in Serie B. Resta in maglia biancazzurra fino al 1982 ed indosserà anche la fascia da capitano. È tra i protagonisti della prima storica promozione in Serie A degli Adriatici nella stagione 1976/77, con Giancarlo Cadè alla guida della squadra. Purtroppo la prima stagione nella massima Serie non si rivela felice per il Pescara. Infatti i Biancazzurri chiuderanno la stagione all’ultimo posto in classifica con 17 punti (4 V, 9 P, 17 S con 21 goal fatti e 44 subiti). L’unica consolazione di quella stagione è la vittoria per 2-1 sull’Inter. In questa triste stagione Nobili è il capocannoniere con 5 reti messe a segno. Nonostante la retrocessione in B, il ritorno in A è immediato con Angelillo in panchina. È sicuramente storica l’epopea biancazzurra a Bologna nella sfida contro il Monza con 40 mila tifosi del Pescara arrivati a Bologna a sostenere la squadra (sono i 40 mila che “saremo a tifar” dell’inno Biancazzurro). Pescara vittorioso 2-0 nell’occasione con un goal di Pavone e un autogoal di Giusti su un tiro proprio di Bruno Nobili. Anche la seconda esperienza in A si rivela difficile e il Pescara viene condannato ad un’altra retrocessione in B, nonostante l’avvicendamento in panchina con Giagnoni a sostituire Angelillo. Ultimo posto in classifica per tutto il campionato. Dopo una stagione in B conclusa a metà classifica, il Pescara retrocede anche in C1. A seguito di questa ennesima retrocessione, Nobili lascia il sodalizio Adriatico e si accasa al Francavilla. Con la maglia biancazzurra Nobili ha giocato ben 248 partite ed ha realizzato 38 reti.
Con il Francavilla disputa le ultime 3 stagioni della sua carriera agonistica con 97 presenze e 21 reti.
Si ritira nel 1985 e inizia la sua carriera da allenatore. Inizia proprio dal Francavilla. Nella sua carriera da allenatore allena dalla promozione alla serie C2. Allena Avezzano, Castel di Sangro, Gualdo, L’Aquila, Maceratese, Fiorenzuola e RC Angolana. Allena a più riprese Francavilla e Castel di Sangro. Il 6 Marzo 2013, in seguito all’esonero di Cristiano Bergodi sulla panchina del Pescara, in Serie A, viene chiamato ad essere il vice di Bucchi, affiancandolo per motivi di requisiti mancanti di patentino dello stesso Bucchi. Alla guida del Pescara conquista solo 2 pareggi, nessuna vittoria e tutte sconfitte, chiudendo il campionato all’ultimo posto con successiva retrocessione in B. Attualmente è ancora nei quadi del Pescara, come osservatore ed ausilio tecnico.
Il suo palmarès da giocatore è di 3 titoli: Una Coppa Italia con la Roma (1968/69), 1 Campionato di C1 con l’Avellino (1972/73) e 1 Campionato di C2 con il Francavilla (1982/83).
Da allenatore vince 1 Campionato di Promozione Abruzzese alla guida dell’Avezzano (1986/87).
A Bruno da tutta la redazione di PS24 un grande e caloroso in bocca al lupo affinchè possa tornare presto ad allenare una squadra.
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