Mammarella, un pescarese guida il Lanciano
Carlo Mammarella in campo è il leader della Virtus Lanciano. Tra reti – con prodezze balistiche degne di Juninho Pernambucano – e assist contribuisce da anni alle fortune del team del quale è diventato capitano. Nato nella vicina Pescara, si è imposto in Frentania dove è l’idolo indiscusso. Ha firmato il primo gol in assoluto della Virtus in B e quello della prima vittoria rossonera nella serie cadetta. All’andata saltò il match (0-1) causa squalifica e la sua assenza pesò non poco.
Classe 1982, in biancazzurro è cresciuto ma non ha mai trovato spazio in prima squadra. Girovaga nei campi polverosi delle serie minori, fino al 2008 quando, dopo aver conquistato la promozione in serie B con la Salernitana, inspiegabilmente si ritrova disoccupato, a casa, senza squadra. Lo vogliono mandare al Cassino, in C2. Lui rifiuta, ottiene la risoluzione del contratto e aspetta nuove proposte. Poi, due altri pescaresi come lui, Luca Leone e Eusebio Di Francesco, lo chiamano a Lanciano. Da quel giorno di luglio del 2008 quando si aggregò alla truppa rossonera nel ritiro a Caramanico ad oggi, in mezzo ci sono quasi duecento presenze con la maglia rossonera, la fascia di capitano stabilmente al braccio sinistro, sei campionati consecutivi con la Virtus e una promozione in serie B. “Mi sentivo coinvolto. Il Lanciano era in C2, ci ripescarono il mese successivo, e quando arrivò la proposta del ds Leone non ci ho pensato più di tanto. Era una buona occasione, volevo stare vicino casa, la squadra era competitiva e si vedeva che Di Francesco era un allenatore importante con idee di livello. Mi guardo indietro e sono passati già sei anni. Mi sembra ieri. Sono affezionato a questa società. Ho sempre capito che alla base di tutto c’era un idea, un progetto. C’è anche oggi, perché si parla di crescita collettiva, di settore giovanile, di cittadella dello sport. Io e il Lanciano siamo cresciuti insieme. Mano nella mano, passo dopo passo. Sono felice di essere qui ed ho rinnovato il contratto fino al 2016 perché questo è un club sano e vuole fare le cose per bene”, ha raccontato al blog di Gianluca Di Marzio.
Ritenuto l’esterno migliore della serie B, per quanto concerne l’out mancino di difesa) insieme a Mazzotta del Crotone (altro ex biancazzurro), si trova di fronte ancora una volta il Pescara. Che poteva esser suo per davvero, ma non lo è mai stato. Se non quando il signor Mammarella era poco più che adolescente. I rumors di mercato in passato lo hanno accostato al delfino, ora parlano di altri interessamenti, ma.. “Ho un contratto fino al 2016. Intendo rispettarlo, a prescindere da come finirà la stagione. Il mio sogno è restare qui anche in futuro, essere utile alla società in altre vesti quando un giorno deciderò di smettere. Ho un obiettivo, voglio superare le duecento presenze con la maglia del Lanciano. In passato, quando qualche società mi ha contattato, ho sempre risposto con il cuore, rifiutando proposte economicamente molto interessanti. La società lo ha capito, di comune accordo abbiamo deciso di prolungare il mio contratto per altre due stagioni”.
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