Tontodonati a PS24: “Ci vorrà del tempo per vedere qualcosa della filosofia di Zeman...".
"Colombo? Un signore d’altri tempi…”
A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI
E’ iniziata l’era di un nuovo Pescara. Dopo le dimissioni di Alberto Colombo in seguito alla sfida persa con il Cerignola, la guida tecnica del Delfino è stata affidata a Zdeněk Zeman, allenatore che in passato ha fatto le fortune di questa società ed è rimasto nel cuore di tutti i pescaresi. Per fare il punto della situazione in casa biancazzurra è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Marco Tontodonati, noto volto televisivo nonché conduttore della trasmissione Diretta Calcio Show in onda su Rete8. Ecco di seguito le sue parole.
Il Pescara ha cambiato guida tecnica con l'avvento dello 'Zeman Atto Terzo'. Il trainer dimissionario Colombo ha rinunciato alle ultime quattro mensilità del suo contratto, mostrando signorilità e onestà intellettuale, elementi sempre più rari nel calcio moderno... “Onore a Mister Colombo per aver rinunciato a 4 mensilità ma, soprattutto, gli va dato atto di aver gestito i momenti difficili degli ultimi mesi sempre con molto garbo, insomma un signore d’altri tempi, merce ormai più che rara nel panorama calcistico nazionale, dove la normalità non è più di casa e il Dio denaro condiziona totalmente l’intero mondo che gira intorno ad un pallone. Quando ci si separa da un posto di lavoro, ma questo in tutti i campi, sarebbe sempre auspicabile lasciare un buon profumo. Per quanto concerne la parte tecnica è complicato dare un giudizio, perché abbiamo visto due facce della stessa squadra in un breve periodo, troppo bella la prima e troppo brutta la seconda, una trasformazione inspiegabile, visto che i giocatori e il modulo sono rimasti invariati per molte giornate”.
Sicuramente degli insegnamenti del boemo gioveranno i giocatori offensivi quali Rafia, Lescano, Delle Monache e lo stesso Merola che già è stato allenato dal coach di Praga durante l'esperienza a Foggia. La compagine biancazzurra come cambierà sotto la guida dell'esperto classe '47? “Zeman basa la sua visione di gioco sul movimento continuo e la velocità delle combinazioni. Per il boemo il calcio è un gioco di movimenti senza palla, in cui la tecnica non è sempre sufficiente, in quanto ogni calciatore gioca il pallone per pochi minuti, considerando il totale di una gara, ma per Zeman la cosa fondamentale è che capisca cosa fare per tutto il resto di una partita. Secondo il trainer di Praga il triangolo rappresenta l’elemento geometrico principale delle combinazioni calcistiche, infatti ogni momento di gioco può essere suddiviso in più triangoli. Quella di Zeman è un’interpretazione puramente offensiva: il pallone deve passare immediatamente all’attacco, insomma un calcio fatto di veloci e continue verticalizzazioni”.
Il terzo posto, che sembrava una certezza, ora è tornato in bilico: il Foggia è a -2, il Cerignola a -3. Secondo lei Zeman è l'uomo giusto per risollevare le sorti del Delfino? “Sicuramente difendere il terzo posto sarà molto complicato, perché all’inseguimento ci sono squadre diciamo già in piena corsa, mentre con il cambiamento in panchina il Pescara dovrà aspettare qualche settimana prima di iniziare a vedere le possibili variazioni positive. Sono molto più ottimista per quanto concerne il discorso dei play-off, a quel punto della stagione i nuovi meccanismi zemaniani dovrebbero essere stati assimilati da tutto il gruppo e allora vedremo il vero Pescara di Zeman, anche se rimane l’incognita di tanti giocatori della rosa biancazzurra non proprio idonei al tipo di gioco del boemo. Mister Zeman è sicuramente l’uomo giusto per riportare entusiasmo nella città abruzzese e anche se non dovesse arrivare la promozione quest’anno, sono sicuro che sarà una buona esperienza per poter fare sicuramente meglio l’anno prossimo, dandogli sin dall’inizio la possibilità di scegliere i giocatori giusti in grado di giocare il suo calcio”.
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