Prima squadra

Belle parole. Adesso i fatti

Bella impressione iniziale del tecnico

15.07.2024 09:00

“Il sogno? Riportare il Pescara in serie B. E anche in serie A. Non sono ipocrita e non ho paura a dirlo”. Silvio Baldini si è presentato così a Pescara, in un caldissimo pomeriggio di metà luglio, con parole che infiammano. L'ambiente, destinato al quarto anno di fila in C, record negativo dell'ultimo mezzo secolo, ha bisogno di sognare ed il nuovo condottiero lo sa bene. E Baldini è anche perfettamente a conoscenza di una contestazione sempre più aspra nei confronti della società, del presidente Daniele Sebastiani in primis. Proprio il numero 1 biancazzurro ha fatto gli onori di casa a Ekk Hotel nella prima conferenza stampa del nuovo tecnico che è motivato e desideroso di rilancio dopo due esperienze non positive, a Perugia e Crotone da subentrante, dopo il capolavoro di Palermo. “Come sono arrivato mi dicono che qui c’è contestazione. Meno male, vuol dire che c’è democrazia! E’ bello confrontarsi mettendoci la faccia e cercheremo di rendere i tifosi felici anche grazie alla loro contestazione. La magia qui si crea se si fa calcio propositivo. Ed è la mia idea per la stagione. Poi capiterà che alcune volte si soffrirà e ci difenderemo”. Baldini ha già lavorato in piazze calde e complicate e di certo non ha paura delle sfide. “Sono partito a Palermo contro il Picerno con 3.700 paganti, poi le altre partite tutte sold out. Dipende solo da noi”, ha detto con il piglio sicuro che gli riconoscono tutti. La chiave? Il bel calcio, che a Pescara da Catuzzi a Zeman, passando per Galeone, Oddo e altri, è una sorta di dogma imprescindibile. “Zeman e Galeone? Sono maestri, non scherziamo. Io non c’entro nulla con loro. Speriamo di rivivere altri sogni. Inutile dire cose di facciata, qui bisogna iniziare a lavorare per inseguire un sogno che deve arrivare attraverso il gioco. Questa è una piazza che ha nel DNA non la vittoria ma il come si arriva alla vittoria. Questo è un posto magico dove succedono cose magiche. Gasperini mi ha raccontato di quel capolavoro con Galeone”, dice riferendosi alla stagione 1986-87, “con la squadra che fu ripescata in B e senza campo di allenamento. Si mise a zona e il Pescara diventò una principessa”. Il resto è storia. "Io credo nei sogni, e credo che Pescara faccia parte del mio destino. Spero che tutti insieme possiamo sognare insieme perché il sogno ci fa sentire vivi, ci fa combattere insieme. Sono convinto che la fortuna aiuti gli audaci e tutti insieme, ripeto, possiamo raggiungere gli obiettivi, Le difficoltà qui ci sono ma mettiamo insieme i nostri sogni, creiamo tutti una sinergia e vedrete che il sogno si avvera". Da oggi si inizia a fare sul serio. Si va a Palena, a lavorare in altura, e Baldini avrà al suo fianco tanti uomini di fiducia a partire dal figlio Mattia con il ruolo di collaboratore tecnico. Poi ci sono Mauro Nardini come vice, Stefano Pardini come preparatore dei portieri e Carlo Cavasin come preparatore atletico. La truppa di giocatori non sarà quella che poi avrà a disposizione durante la stagione perchè il mercato biancazzurro è appena iniziato e le prime operazioni completate sono solo l'antipasto di un grande via vai. “Se ho paura di perdere Plizzari e Merola? No, io ho solo paura se qualche mio familiare ha dei problemi, Altre paure non esistono. Voglio giocatori motivati e orgogliosi di vestire la maglia del Pescara ed è vero che ho chiesto giocatori che già mi conoscono, possono aiutare la squadra a trovare quello che chiedo. Ivan Marconi? Non ne parliamo qui, ne parlo nelle riunioni con la società. Cosa ho chiesto al presidente? Di rispettarmi per il lavoro che faccio”. 

Commenti

Silvio Baldini non le manda a dire....Sin dal primo momento
Delli Carri va via!