Prima squadra

Baroni: “C’è molto su cui riflettere”

21.09.2014 10:28

Tanti problemi da risolvere, tanto lavoro da fare: Marco Baroni deve mantenere alta la concentrazione ed intervenire su tattica, mentalità e condizione fisica dei suoi uomini. «Ci sono da risolvere dei problemi, la parola “preoccupato” non mi piace. Nonostante fossimo andati sotto, abbiamo fatto un’ora di calcio importante per gestione creando 5 o 6 palle gol. Abbiamo di difficoltà di gestione della partita anche per non omogeneità di forma dei ragazzi che impone cambi obbligati, ma non è un alibi. C’è da riflettere sul calo degli ultimi 20 minuti, c’è da capire se è un fatto mentale. Il 5-3-2 è dovuto a questo aspetto, non riuscivamo a portare pressione specie negli esterni, non è possibile essere padroni del campo per un’ora e poi no. Tante occasioni non concretizzate e poi questi cali”. Ancora un Pescara dai due volti: “fino al 15’st siamo andati bene, dopo il 2-2 ci siamo disuniti e slegati. In questo momento c’è da fare un bilancio di situazioni positive, come le occasioni che riusciamo a creare anche se dobbiamo essere più concreti, e quelle negative. Ad un certo punto abbiamo concesso troppa libertà agli avversari”. Uno sguardo al futuro: “Non dobbiamo abbassare la testa, dobbiamo recuperare qualche ragazzo ma la distorsione di Maniero è importante e non recupereremo Caprari e Salamon. Dobbiamo essere bravi a restare in piedi e a non farci piegare”, chiosa Baroni. Anche Melchiorri analizza il momento dei biancazzurri: “La gioia per il gol viene in secondo piano, non voglio pensare a questo dopo una sconfitta. A questo Pescara però mancano solo i risultati, per buona parte delle partite dimostriamo di essere una squadra fortissima ma dobbiamo prolungare il periodo di attenzione e conduzione di gara per 90’ perché la serie B non perdona. Dobbiamo vincere con il Latina? E’ d’obbligo!”. Matteo Politano contro Bologna e Cittadella è stato il migliore dei biancazzurri, ma le sue prestazioni da lode non sono bastate per portare punti a casa. “Sarebbe cambiata la partita se avessimo concretizzato due delle tante palle gol create, poi un blackout che ha permesso al Cittadella di uscire fuori. Non è una questione fisica, contro il Bologna lo abbiamo dimostrato, è una questione di testa. Esiste un problema gol? Dobbiamo essere più cattivi”.

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