Pescara-Padova, le pagelle dei biancazzurri
Mancuso e Marras domano la squadra di Bisoli
A CURA DI DANIELE BERARDI
Secondo successo consecutivo per il Pescara di Pillon, che balza a 41 punti in classifica tenendo nuovamente la propria porta inviolata. Nel giorno delle 140 presenze in maglia biancazzurra per Vincenzo Fiorillo, è proprio il portiere ligure a prendersi la scena con una parata mostruosa su Cappelletti. Mancuso, freddo dagli undici metri, sigla una doppietta portandosi a quota 15 reti. Marras indiavolato da trequartista. Scognamiglio monumentale sulla linea di porta dopo un batti e ribatti pericolosissimo nel primo tempo. La retroguardia barcolla ma non affonda. Ecco le pagelle dei biancazzurri
Fiorillo 7: nel giorno in cui scavalca un totem come Paolo Bordoni, non poteva non lasciare il segno. Attento in uscita e sulle traiettorie sporcate dal vento nella prima frazione. Si esalta, nella ripresa, con una parata fantascientifica su Cappelletti da pochi passi. Ha già molte primavere con la maglia biancazzurra sulle spalle, ma la storia d'amore appare soltanto all'inizio.
Gravillon 6: schierato sulla corsia di destra, passa sulla fascia opposta dopo una ventina di minuti. Qualche problemino nella gestione delle distanze, ma poi garantisce la solita prestazione di sostanza e applicazione. Si prende qualche rischio giochicchiando col pallone sulla sua trequarti ma il Padova non riesce mai ad approfittarne.
Scognamiglio 6,5: probabilmente il migliore del pacchetto arretrato. Anticipa facilmente il brevilineo Bonazzoli, costretto spesso ad uscire dall'area di rigore per trovare palloni giocabili. Ricaccia un pallone destinato in fondo al sacco dopo la conclusione di Capello che si era infranta sul palo. Se il Pescara continua a tenere la porta inviolata è merito anche della sua crescita individuale.
Campagnaro 6: un po' meno in palla rispetto ad altre occasioni, riesce comunque a tenere la linea compatta di fronte al fraseggio dei veneti. Compone un tandem tutto muscoli ed eperienza col compagno di reparto Scognamiglio. Lascia il posto a Perrotta a causa del solito affaticamento, ma nono dovrebbe essere nulla di grave. Pare essersi fermato in tempo, la sua presenza è troppo importante per il Delfino. (dal 53' Perrotta 6: provato da terzino sinistro in rifinitura, dà il cambio ad un acciaccato Campagnaro per blindare il risultato nella seconda frazione. Sortisce l'effetto sperato. Cambio fisso di Pillon in situazione di vantaggio. Ai limiti della scaramanzia).
Ciofani 5,5: parte maluccio sulla sinistra, non riuscendo a supportare a dovere la manovra in uscita dei suoi. Passa a destra dopo neanche mezz'ora e ritrova le misure. Meno appariscente delle ultime uscite.
Brugman 6: il Padova gestisce il comando delle operazioni offrendo il fianco alle ripartenze micidiali dei biancazzurri. All'uruguagio spettava il compito di far da raccordo tra le due fasi, una volta riconquistata palla. Obiettivo centrato, non disdegna neanche qualche sortita offensiva in avanti, cogliendo un palo di striscio nel secondo tempo a risultato ormai acquisito.
Memushaj 6: si vede poco e probabilmente non è ancora il miglior Memushaj, ma il suo lavoro nell'ombra è fondamentale in partite simili. Funge da frangiflutti davanti alla linea difensiva, arginando il possesso palla ospite come può. Stavolta lascia l'incombenza di orchestrare i contropiedi a Marras & co. Arriveranno tempi migliori. (dall'86' Bruno s.v.)
Crecco 6: ago della bilancia in un centrocampo ancora in fase di riassestamento dopo l'addio di Machin. Riciclato da mezz'ala dopo aver convinto a Crotone. Offre polmoni e fisicità quando il Pescara ha bisogno di rifiatare. Non riesce a distendersi come vorrebbe in fase offensiva, ma anche oggi fa un gran lavoro di sciabola.
Marras 7: abbiamo finito gli aggettivi per un calciatore superlativo, sul quale nessuno avrebbe scommesso a scatola chiusa. Completamente a suo agio nel nuovo vestito tattico cucito per lui (e non solo) dal tecnico Pillon). Si muove leggiadro nei mezzi spazi come se facesse il trequartista incursore da una vita. Offre l'assist a Mancuso per il 2-0 al termine dell'ennesima discesa omicida. Resta ancora a secco di gol, ma non sembra vivere la cosa con chissà quale pressione. Gioca per i suoi compagni e il Pescara vince. A lui va bene così. Non potremmo chiedere di meglio.
Mancuso 7,5: altra doppietta stagionale per l'attaccante ex Samb. Fa 14 dal dischetto, poi 15 con una pregevole girata su assist dell'infaticabile Marras. È tornato a ruggire dopo un periodo di involuzione fisiologico. Fruisce del lavoro sporco di Monachello più di chiunque altro. Il nuovo assetto tattico gli permette di essere sempre nel posto giusto al momento giusto, spartendosi l'area di rigore con i suoi due compagni di reparto. Continua a trascinare la squadra a suon di gol. Valore aggiunto perenne.
Monachello 6: ormai sembra aver convinto Pillon sotto tutti i punti di vista. Non ultimo, la capacità di fare a sportellate e dialogare con i compagni a rimorchio. Arriva poco lucido all'appuntamento con la rete, ma ha già dimostrato di essere in un buon periodo di forma. Può essere lui la "sorpresa" di questo girone di ritorno. (dall'84' Capone s.v.)
Pillon 6: la squadra è tornata a girare e gli episodi hanno iniziato a sorridere di conseguenza. Ha saputo cambiare nel momento giusto e i suoi ragazzi iniziano a beneficiarne. La partita col Padova puzzava di trappolone ad un chilometro di distanza. Il Pescara è riuscito a disinnescare la mina biancoscudata con la giusta dose di maturità. Ormai il Delfino ha assunto una propria fisionomia ben riconoscibile. Il tour de force con Benevento e Spezia darà le risposte definitive sugli obiettivi della squadra biancazzurra.
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