Dopo il gran rifiuto, Cacia potrebbe comunque giocare in B
Probabilmente dirà che è stata "una scelta di vita". Che "la piazza è ambiziosa" e che "vuole mettersi a disposizione per dare il suo contributo". Ma probabilmente la verità sarà che Ascoli o Entella avranno soddisfatto le sue richieste economiche, cioè lo scoglio rivelatosi insormontabile per il suo approdo a Pescara. Daniele Cacia è rimasto a Bologna. Almeno per ora. Ascoli ed Entella, vale a dire i due club di B che usufruiranno della proroga di mercato per rinforzare la rosa dopo il ripescaggio, sono sulle sue tracce. Ed in particolare i marchigiani, che vogliono anche Lodi (ha rescisso con il Catania), sembrano fare sul serio. Cacia è in uscita da Bologna, se qualcuno dovesse concedergli un biennale alle sue condizioni farebbe di corsa la valigia. Delio Rossi ha fatto capire che non è nei suoi piani, Cacia da settimane si guarda intorno. Sembrava tutto fatto con il Pescara, ma dopo la pausa di riflessione che si era concesso dopo la richiesta del Delfino ha decinato l'offerta. Probabilmente sperava di poter strappare un ingaggio più vantaggioso, ma il Pescara a fari spenti lavorava sull'obiettivo poi centrato, quell'Andrea Cocco che era nei primi due posti della lista stilata da Oddo. E proprio sull'ormai ex vicentino c'è un piccolo retroscena da raccontare. Il mercato del Vicenza si è fatto rovente soprattutto nelle ultime ore di mercato con un attacco del tutto cambiato via Cocco, appunto, dentro l'ex biancazzurro Pozzi (svincolato). Chi non l'ha presa benissimo è stato l'allenatore Marino che aveva posto il proprio veto alla cessione di Cocco e che nelle ore successive ha pensato anche di lasciare la panchina del club veneto. Con un ennesimo colpo di scena dopo l'estate di addii, ripensamenti e ritorni. Aria tesa, scelte non propriamente concordate con la proprietà che non ha potuto trattenere un giocatore che andava a scadenza nel 2016 e non intendeva rinnovare. La situazione sembra rientrata, Marino pare resterà al suo posto. Per la gioia di tutti. O quasi...
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