Ardemagni è il faro del Perugia di Bisoli
Il Perugia ha ricominciato alla grande la stagione. La vittoria per 2-0 contro il Como ha aperto la stagione del rilancio dopo la delusione dell’eliminazione al preliminare playoff proprio ad opera del Pescara. Con Bisoli i biancorossi hanno cambiato volto. Contro il Como i perugini sono scesi in campo con un 4-2-3-1 esaltato dalle reti di Ardemagni e l’ex Del Prete. Squadra spigolosa da affrontare, il Perugia. Grinta, ordine ed equilibrio i cardini delle idee calcistiche di Bisoli. La spina dorsale della squadra è costituita, davanti all’esperto portiere Rosati, da Volta, che gestisce il pacchetto arretrato, dall’altro ex Rizzo, che insieme a Salifu sono stati il vero motore dei biancorossi con i loro 44 palloni recuperati e il tanto gioco sporco, poco estetico ma molto funzionale in fase di interdizione, e dallo stesso Ardemagni. L’unico neo del Grifone? La mancanza di troppe alternative di spessore agli undici titolari. A lungo andare, salvo innesti dalla lista degli svincolati o nel mercato invernale, la rosa scarna potrebbe essere il tallone d’Achille degli umbri. In vista della prima trasferta del campionato, Bisoli negli allenamenti (quasi tutti aperti al pubblico) ha provato a mischiare le carte testando un 3-4-3 che però difficilmente vedremo all’Adriatico. Il Perugia, imbattuto in trasferta da sei mesi sommando le due stagioni, scenderà all’Adriatico per dare continuità alla vittoria colta al debutto ma non c’è certezza su modulo e uomini prescelti da Bisoli. Ili tecnico ha provato, oltre al 3-4-3, nuovamente anche la difesa a tre col rientrante Mancini (classe ’96 scuola Fiorentina) insieme con Volta e Rossi, esterni Del Prete e Fabinho con Rizzo, Salifu e Spinazzola nel cuore del settore nevralgico. Davanti, Lanzafame a ridosso di Ardemagni. L’unica certezza è che sarà un Perugia ad immagine e somiglianza di Bisoli, tutto cuore e lotta.
Commenti