Sebastiani: "Arriverà una punta. E..."
Il presidente ha parlato a Il Centro: ecco un estratto dell'intervista
Interessante intervista al presidente biancazzurro Daniele Sebastiani, che torna a parlare alla stampa dopo il giro di boa del torneo di B. Al quotidiano Il Centro il numero 1 biancazzurro fa il punto della situazione in casa Pescara.
LA SQUADRA - «Sapevamo di aver costruito una buona squadra e speravo che il campo ci desse ragione. Abbiamo 32 punti, tutti meritati, e la posizione in classifica rispecchia quello che abbiamo fatto vedere sul campo. All’inizio abbiamo ripreso qualche risultato negli ultimi minuti, poi la squadra ha perso alcuni punti per strada. Penso alle gare contro Padova e Ascoli che avremmo potuto vincere. Palermo già in A? No, però l’organico dei rosanero è molto forte. Il Palermo ha vinto qualche partita non giocando bene e questo ha fatto la differenza. Ad esempio l’ultima a Cittadella, dove non hanno assolutamente meritato il successo, come ha ammesso anche Stellone. Credo nella nostra promozione? Certo, perché non dovrei? Siamo tutti convinti di potercela giocare insieme a tante altre squadre, però i ragazzi dovranno dimenticare le cose belle espresse nella prima parte della stagione. Il 20 gennaio inizierà un nuovo campionato, la strada verso la A è lunga. Di certo se dovessimo conquistare la promozione non commetteremmo gli errori del passato. Ad esempio, ingaggiare calciatori a fine carriera. L’esperienza mi suggerisce che in A puoi giocarti le tue chance di salvezza puntando su giocatori che hanno fame e voglia di lottare dalla prima all’ultima giornata. Chiaramente, quando si partecipa a un campionato così difficile, c’è sempre il rischio di retrocedere. Penso al Frosinone che ha una società ben strutturata con a capo un grande imprenditore, possiede uno stadio di proprietà, ma in A continua a soffrire le pene dell’inferno».
PILLON E LEONE - «Rinnovo per Pillon? Ne parleremo quando sarà il momento, per scaramanzia preferisco non affrontare questo argomento. L’opzione di rinnovo è una modalità contrattuale che facciamo ormai da qualche anno perché un club come il nostro non può permettersi di stipulare accordi pluriennali con gli allenatori. Leone? Ho un rapporto splendido con Leone e non me la sono sentita di precludergli questa possibilità. A Terni non c’è una proprietà che si occupa direttamente del mercato e lì avrà un incarico quasi da direttore generale. Qui le trattative le faremo io, Repetto e da Pillon».
MERCATO - «Mancuso? la Juventus abbiamo fatto un’operazione che ha incluso vari calciatori, tra i quali Kanouté che per me in futuro giocherà in A. E comunque, se la Juve dovesse vendere Mancuso al Pescara andrà il 50%. Per me non è affatto una sorpresa. Dall’anno scorso dico che Mancuso ha più di venti gol nelle corde se gioca punta centrale. Lo avevo suggerito anche a Zeman... Donnarumma per me vale Lapadula. È un grande rimpianto e se fosse dipeso da me lo avrei tenuto. Mercato? Tutto dipenderà dalle uscite. Se partirà qualche giocatore troveremo un sostituto, altrimenti in questa sessione saremo dei semplici spettatori. Arriverà una punta. Con l’allenatore siamo d’accordo. E poi la storia dell’attaccante è il solito ritornello che si ripete quando apre il mercato. Cocco quasi sicuramente, è in scadenza e non abbiamo rinnovato il contratto. Monachello non è in discussione, siamo contenti del suo rendimento, ma se decidesse di lasciare Pescara non potremmo trattenerlo visto che è di proprietà dell’Atalanta».
TIFOSI- «La squadra sta facendo il massimo per riportare la gente allo stadio. Pescara è questa, ha uno zoccolo duro di 5-6000 tifosi che vengono sempre, gli altri aspettano i momenti decisivi. Speriamo di rivederli presto...»
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