Ciak, si gira. Buona la prima!

“Buona la prima!”. Come sui set cinematografici o sul palco di un grande teatro, dopo le due ottime prove generali in Coppa Italia, il Delfino al debutto non delude e regala al caldo e competente pubblico dell’Adriatico una prima da ricordare.

Ad alzare il sipario sulla grande recita colui che lo chiuse sull’Orchestra di Zeman, quel Riccardo Maniero che anche nelle prove generali si era ritagliato un ruolo da Attore Protagonista. Il “Re di Coppe” ed uno “Gnometto Sudamericano”, alias Gaston Brugman, accendono i riflettori su una Compagnia di attori il cui casting è stato affidato al tandem Repetto-Acri e la produzione al duo Sebastiani-Iannascoli. Entrambi i protagonisti di giornata, per stessa ammissione del Regista dello spettacolo, Pasquale Marino, dovevano fungere da comparse ed invece hanno rubato la scena candidandosi a recitare un ruolo importante nella lunga tournèe che prevede altre 41 repliche certe più eventuali altre. Dovevano essere “scritturati” per altre compagnie – rimanendo in metafora – ed invece si sono rivelati preziosi in questo avvio di stagione e promettono di esserlo sul proscenio biancazzurro ancora a lungo.

I monologhi dei due attori hanno esaltato la performance collettiva nella quale la presenza di un “teatrante” (nell’accezione buona del termine) di lungo corso come Mascara non è stata relegata a “cameo” o ad una “gentile partecipazione” ma è stata parte integrante del copione e propedeutica alla buona riuscita dello stesso. Coloro che sulle gradinate avevano qualche dubbio sulle motivazioni dell’ex Stella di Catania si sono dovuti ricredere: intonazione, presenza scenica, improvvisazione e partecipazione alle fasi corali della trama hanno confermato la bontà della scelta. In attesa che anche Cutolo ed altri possano fornire il proprio contributo allo spettacolo, le premesse per un grande successo sembrano esserci tutte. Qualche fiasco e qualche messa in scena non perfettamente riuscite saranno fisiologici, è bene ricordarlo, ma il “Delfino Marino” sin da subito pone prepotentemente la sua candidatura per ricevere l’Oscar come Miglior Film del 2013/14 della serie cadetta.

Foto: Francesco Paolo Salviani