Prima squadra

Navarra e il Pescara, parla Vittorio Cozzella

A il Messaggero

19.06.2024 08:46

FONTE: IL MESSAGGERO ED. ABRUZZO  - Proseguono i contatti tra Daniele Sebastiani e Rosettano Navarra, l’imprenditore di Ferentino che opera nel settore dei rifiuti e vorrebbe rilevare il 20% del pacchetto azionario del Pescara. Si attendono sviluppi e, qualora l’affare dovesse concretizzarsi, insieme a Navarra nei quadri dirigenziali del club potrebbe entrare un volto noto ai tifosi biancazzurri un po’ attempati. Si tratta di Vittorio Cozzella, ex attaccante che nella stagione 1983-84 in B vestì la maglia del Delfino collezionando 32 presenze e realizzando 9 gol. A Cozzella potrebbe essere affidata la carica di direttore generale, lo stesso ricoperto quest’anno alla Casertana, con Daniele Delli Carri che conserverebbe il ruolo di direttore sportivo. “Ho letto anch’io la notizia sui giornali, ma finora non sono mai stato interpellato”, spiega Cozzella. “Sono venuto a conoscenza dell’interesse del dottor Navarra per il Pescara, ma non so a che punto sia la trattativa”. Navarra e Cozzella si conoscono da oltre 30 anni. La prima collaborazione risale a oltre 25 anni fa nel Ferentino, città natale di Navarra, poi nel Frosinone che l’imprenditore ciociaro ha presieduto dal 2000 al 2003 portando la squadra dalla Serie D alla C2, prima di lasciare il club all’attuale patron Maurizio Stirpe. Con il passare degli anni Navarra e Cozzella non si sono persi di vista. Nel 2022 hanno lavorato insieme nel Livorno, però l’avventura è durata appena due mesi, con Navarra che ha tentato di salvare la società toscana in crisi economica, ma non ha avuto il sostegno degli altri azionisti. Ora, forse, per i due potrebbe aprirsi lo spiraglio per una nuova collaborazione nel Pescara. “Non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ho il contratto con la Casertana fino al 30 giugno e a breve avrò un incontro con la dirigenza. Vedremo, anche se, ripeto, nessuno mi ha contattato”. In ogni caso l’accostamento pare essere lusinghiero per Cozzella, che con la città adriatica ha un legame speciale. “Vengo spesso a Pescara, almeno quattro o cinque volte all’anno, non solo per vedere le partite, ma anche per fare una passeggiata in centro e sul lungomare, gustare l’ottimo pesce e gli arrosticini. Ho un bel rapporto con il presidente Sebastiani e mi auguro che i biancazzurri possano tornare presto in categorie superiori, con o senza Navarra”. Cozzella indossò la maglia del Pescara nel 1983-84 in Serie B, quando aveva 22 anni. Una sola stagione con 9 gol all’attivo, la squadra chiuse il campionato a metà classifica. Nella mente dei tifosi pescaresi resta impressa la scena di Tom Rosati, indimenticato allenatore biancazzurro, che entra in campo nel match contro il Como colpendo Cozzella con uno schiaffo. “Giocavamo all’Adriatico e ci fu una scaramuccia. Non avevo fatto nulla, però l’arbitro tirò fuori il cartellino rosso e quando mi accorsi di essere stato espulso andai su tutte le furie. Ero e sono una persona caratteriale, quando svolgo un compito lo faccio con amore. Mi arrabbiai per quell’ingiustizia e Rosati entrò in campo per non peggiorare le cose. Se non lo avesse fatto avrei rischiato una lunga squalifica, ma il nostro rapporto era splendido. Per me era un secondo padre e mi dà fastidio essere ricordato per quell’episodio. A fine stagione andai al Cesena e rimasi in contatto con Tom che purtroppo dopo un anno ci lasciò. Ricordo la sua capacità di gestire lo spogliatoio, eravamo molto uniti. Avevamo un bell’attacco, con me c’erano Rebonato, Tovalieri e Tacchi. Ricordo con piacere quel periodo, Pescara è cambiata, ogni volta che torno trovo qualcosa di nuovo, ma resta sempre una città bellissima”.

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