Giulini: “Inviteremo Muntari a Cagliari il 1 giugno, ma era da espellere"
"A nome mio e di tutti i sardi civili a lui vanno le nostre scuse"
Caso Muntari, nuovo capitolo. Con un invito al giocatore per una ricorrenza storica per Cagliari da parte di Tommaso Giulini.
“Episodio deplorevole per vari motivi perché a causa di pochi incivili Muntari è stato offeso e ha avuto la reazione che avete visto: a nome mio e di tutti i sardi civili a lui vanno le nostre scuse. Il 1° giugno ci sarà la partita d’addio al Sant’Elia e vorrei che Sulley venisse qui. E’ un episodio deplorevole per l’arbitro Minelli, messo alla gogna per aver rispettato il regolamento. Gli insulti non li ha sentiti nessuno. Nessuno si è reso conto chiaramente di cosa fosse successo e come faceva l’arbitro a capire che in quella situazione c’erano gli estremi per interrompere la partita? Il comportamento di Muntari era da sanzionare con l’espulsione e l’arbitro, con estremo buon senso, l’ha solo ammonito. Trovo antipatico quello che sta succedendo oggi a un uomo che ha tutta una carriera davanti”, ha detto presidente del Cagliari, Tommaso Giulini a Sky Sport.
“Mi dispiace per Sulley, evidentemente è stato insultato, altrimenti non ci sarebbe stata questa reazione. Posso solo condannare quello che è successo. Muntari sa benissimo, come lo sa il presidente del Pescara Sebastiani, che ringrazio per le dichiarazioni, che Cagliari non è una città razzista. Purtroppo a fine partita, quello stesso gruppetto di pochissime persone, ha sputato Borriello quando ha lanciato la maglietta per festeggiare e questo non è uscito perché pochissimi o nessuno si è accorto di questo episodio. Sau, Murru e Barella vengono chiamati ‘pecorari’ in diversi stadi, io stesso vengo chiamato ‘pelato di merda’, devo chiedere di interrompere la partita? Mi auguro che questo gruppetto sia stato individuato, perché non è giusto che paghi una tifoseria intera”, chiude Giulini.
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