Il confronto
Numeri simili tra il Pescara di Auteri e quello di Colombo. Ma....
"Le statistiche sono come i bikini. Fanno vedere tanto, ma non tutto. E ciò che rivelano è suggestivo, ma ciò che nascondono è più importante". Partiamo da questo aforisma per il confronto tra il Pescara di Auteri e quello di Colombo. I numeri, infatti, sono assai simili e fanno da pompieri sui facili entusiasmi, ben consapevoli poi del successivo percorso e dell'epilogo del Delfino 2021-22, ma ciò che i numeri non rivelano è il diverso spessore che sembra avere la squadra di oggi, che ha precise fisionomia ed identità e, soprattutto, un'organizzazione a tutto tondo (difensiva e, anche se migliorabile, offensiva) che la banda Auteri poteva solo sognare…
In questa stagione il Pescara nelle prime 5 giornate ne ha giocate 3 fuori e 2 in casa, ottenendo un punto in più rispetto alla passata stagione (12, in virtù di 4 vittorie e 1 sconfitta mentre il Delfino di Auteri aveva conquistato un bottino di 11 punti, frutto di 3 vittorie e 2 pareggi). La squadra di Colombo ha fatto bottino pieno fuori casa: 9 punti su 9 a disposizione, affrontando oltretutto 2 trasferte consecutive (Viterbese e Foggia). L'anno scorso, invece, aveva giocato 3 gare in casa (5 punti in totale) e 2 in trasferta (6 punti su 6). Da sottolineare anche lo spessore diverso degli avversari incontrati: la banda Colombo ha messo in archivio già 3 big match con formazioni a bocce ferme indicate come possibili vincitrici del campionato (Crotone) o sicure protagoniste della corsa playoff (Avellino e Crotone). Come sottolineato, fatto l'en plein esterno con la vittoria delle prime tre gare in trasferta, risultato mai accaduto nei precedenti 49 campionati dal lontano 1973-74 (allenatore Tom Rosati) che spalancò ai biancazzurri le porte della B (ammessi tutti gli scongiuridel caso….). Fino a quest'anno, dal ‘73-74, come sottolineato da Rete8, si erano ottenuti al massimo due successi e un pareggio con Angelillo nel 1978/79, Tom Rosati nel 1982/83, Ivo Iaconi nel 2002-03 e Gaetano Auteri lo scorso torneo di C. In generale, invece, Colombo non è riuscito a replicare le 3 vittorie consecutive nelle 3 partite iniziali come accadde al Pescara di Galeone ’91-92 (quello che poi andò in A con Massara e Allegri in campo).
Il nuovo Pescara ha realizzato un gol in meno dello scorso anno (8 anziché 9), ma ne ha subiti 4 in meno (2 invece di 6): dei gol al passivo, poi, 1 in casa (Crotone) e 1 fuori (Latina) ed entrambi da calcio da fermo (un rigore a Latina, una punizione, oltretutto deviata, col Crotone) mentre lo scorso anno addirittura 4 all'Adriatico e 2 lontano dalle mura amiche. In pratica, in questo campionato su 5 match ha realizzato ben 3 clean sheet mentre nel passato campionato - nello stesso periodo di riferimento - ha sempre subito gol. La punta titolare, alla quinta giornata, l'anno scorso (Ferrari, che poi chiuse col record personale in carriera fissato in 17 reti) aveva segnato 1 rete (ma si partì con De Marchi) mentre quest'anno (Lescano) 2 (e la prima rete, quella con l'Avellino, è valsa da sola 3 punti). Come detto, nelle prime 5 giornate, 2 gol incassati e nessuno su azione. Dal 1973-74, come ricordato da Rete8, ha fatto meglio solo il Pescara di Angelillo che nel campionato di B 1978/79 subì una sola rete (l termine di quella stagione fu promozione in A dopo lo spareggio di Bologna contro il Monza). Numeri identici al Delfino di Colombo (2 reti al passivo) anche il Pescara di Tom Rosati (1973/74), di Carlo Mazzone (1990/91) e di Giovanni Galeone l(1991/92).
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