Cessione della società vicina? Piovono smentite
Ma le voci si rincorrono...
Il tam tam dura da un po' di giorni e si è fatto insistente nelle ultime 24 ore: il Pescara sarebbe vicino al passaggio di mano. Il condizionale è d'obbligo, perché le voci a Pescara nascono e muoiono alla velocità della luce. Alcune vere, altre ricamate su un fondo di verità, altre false e altre totalmente inventate.
Nel caso di specie, le voci si sono moltiplicate a dismisura. E non solo a mezzo social, strumento che ovviamente lascia il tempo che trova. In principio, parliamo del post lockdown, si parlava di un italoamericano fortemente interessato e rispedito al mittente. Negli ultimi giorni, invece, di una cordata romana che sarebbe in stato avanzato per acquisire il pacchetto di maggioranza del club e la cosa spiegherebbe anche lo standby sulla scelta dell'allenatore. Sebastiani da tempo mostra segnali di stanchezza, complice anche il rapporto ormai logoro con la piazza, ed ha sempre detto di essere disposto a lasciare la guida del club ma solo in mani sicure. A persone cioè serie e solide, che non metterebbero a rischio il futuro del calcio a Pescara.
Abbiamo provato a cercare riscontri alla pista, trovando qualcosa. Ma nulla di certo ed eclatante. Secondo alcune fonti, la trattativa sarebbe avviatissima con Sebastiani che resterebbe, almeno in una prima ma comunque lunga fase, nel club per gestire il passaggio e impostare la nuova stagione, che ormai bussa alla porta. Secondo altre fonti, comunque ritenute attendibili, ci sarebbe un imminente ingresso nuovi soci ma non un passaggio di mano di presidenza e pacchetto di maggioranza.
Abbiamo quindi contattato il presidente Sebastiani, chiedendo esplicitamente se ci fosse qualcosa di vero. Nonostante la tarda ora, ieri notte, ci ha risposto. Il presidente ha smentito la voce: “Magari...", le parole di risposta al quesito di PS24. "Serve gente seria e vera, quando arriverà sicuramente non me la farò scappare. Per ora solo tante chiacchiere”, il succo del discorso.
Smentita di rito, ovvia per mantenere il massimo riserbo e la massima discrezione per non compromettere colloqui e trattative? Oppure verità? Al momento non abbiamo elementi per mettere in dubbio la smentita del presidente, che dunque prendiamo ovviamente per buona. Contattati anche altri dirigenti, tutti hanno negato esistenza di trattative. Quindi allo stato attuale, per quanto in nostro possesso, non possiamo confermare il tam tam che gira, insistentemente, in città
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