Oddo: "La base è ottima, ma..."
“Giornata molto amara ad Ascoli, dispiace per i nostri tifosi, cercheremo di rimediare e crescere in fretta!”. Con questo tweet, a mente fredda, Massimo Oddo è tornato ieri sulla disfatta del Del Duca. Nel post partita era stato più crudo in alcune affermazioni (“Sono amareggiato, siamo stati dei polli. Potevamo essere primi in classifica ma siamo a metà”), confermando che è un tecnico senza peli sulla lingua e non avvezzo alle frasi tipiche del “calcese”. A quasi 48 ore dalla partita, la sua disamina in conferenza stampa è più distaccata. Ma c’è già la sfida di Trapani che incombe, primo test di un trittico in 10 giorni che prevede anche la Pro Vercelli in casa ed il Novara in trasferta. Dopo sarà possibile trarre un bilancio parziale di questo Pescara ancora in rodaggio. “Brucia la sconfitta perché fino ad un certo punto avevamo disputato una partita ottima che comunque non meritavamo di perdere. Ho viste cose positive, dobbiamo migliorare e lo faremo sicuramente. La base importante c'è, la squadra è viva e lotta. E se manca qualcuno, come è capitato ad Ascoli, chi gioca fa bene. Vedi Selasi e Bruno “, dichiara Oddo. “Dal punto di vista del gioco la squadra non è mai mancata, dobbiamo essere più cinici e concreti. A mente fredda dico che il Pescara domina sempre tutti ma ha dei limiti che non gli consentono di portare a casa la vittoria. Dobbiamo migliorare in concretezza, lucidità ed altre situazioni. Si può e si deve migliorare, tutto è migliorabile. Anche l'allenatore... Premesso che ho indovinato la formazione iniziale e non i cambi, e mi prendo fischi e responsabilità, la verità è che il primo cambio non ha mutato nulla, dopo il pari ho voluto provare a vincere la partita e quando Caprari mi ha chiesto un cambio ho messo un trequartista e non un difensore. Mi restava un cambio, che però ho dovuto fare subito perché Bruno ha chiesto il cambio per una botta. Magari potevo scegliere un altro giocatore, Campagnaro ad esempio. Potevo fare altre cose, ma comunque sono analisi postume. “
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