Dagasso: l'imprescindibile certezza della mediana biancazzurra
Il classe 2004 sta incantando tutti a suon di prestazioni di livello reiterate nel tempo
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Quella che è in corso ha tutte carte in regola per essere la stagione della definitiva consacrazione per Matteo Dagasso. Il centrocampista biancazzurro classe 2004 cresciuto nelle giovanili del Delfino, a suon di prestazioni di livello reiterate nel tempo si sta prendendo la scena con pieno merito. Malgrado la giovane età, infatti, in campo palesa una maturità da veterano. Corre, recupera palloni, imposta: insomma è un vero e proprio tuttofare della banda Baldini. Un' imprescindibile certezza per il tecnico toscano e per la mediana biancazzurra. Un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero allenare. Elemento cardine, punto di riferimento insostituibile per i compagni, quando la palla è tra i suoi piedi è al sicuro. Dagasso in definita mostra una padronanza assoluta della sfera ma ciò che più si evidenzia è la maestria con cui riesce a gestirla in tutte le fasi della partita senza titubanze, segno di profonda intelligenza e freddezza mentale. Alla luce di ciò il ragazzo può essere definito senza esagerare un giocatore completo. 13 presenze e un goal, questo il suo score attuale nel campionato in corso. Numeri inequivocabili che parlano chiaro: Baldini a lui non rinuncia praticamente mai. Play o mezzala? Per lui non ci sono particolari differenze, ovunque lo metti gioca dando il massimo. Al debutto tra i professionisti lo scorso anno Zeman, Bucaro e Cascione gli hanno fatto fare tutti i ruoli a centrocampo. Tuttavia, visti i risultati, possiamo indubbiamente affermare che Matteo Dagasso sia una forte mezzala moderna box to box molto dinamica. Intendiamoci, questo non significa che il calciatore non possa ricoprire il ruolo di play, ma in questo momento storico rende decisamente meglio come mezzala. Il numero 8 del Pescara non è un giocatore formidabile, ma anche un ragazzo umile, serio e con i piedi ben piantati a terra. Insomma, un professionista a tutto tondo con delle qualità mentali da calciatore navigato. La mente dunque è la sua forza. Dagasso ha dei sogni, degli obiettivi che con il lavoro quotidiano passo dopo passo sta raggiungendo senza grilli per la testa o voli pindarici di nessun genere. Educato, posato, freddo, sa quello che vuole anche di fronte a microfoni e telecamere dove non parla mai a sproposito. Tali capacità sono il segno tangibile e inequivocabile che alla base di tutto c'è una famiglia che sta svolgendo nel migliore dei modi il suo lavoro, facendolo crescere con i valori, la serenità e la mentalità giusta. Un plauso va fatto all'entourage che in accordo con i suoi cari segue alla perfezione questa linea. I risultati si vedono. Anche perchè tutte le parti in causa fanno il loro senza invasioni di campo o intromissioni di nessun tipo. Ciò è quello che si percepisce dall'esterno. Un equilibrio perfetto (non scontato) nel mondo del calcio che permette al ragazzo di pensare al campo con tranquillità e serenità. Ora serve solo continuare sulla strada intrapresa che è indubbiamente quella giusta. Contro il Sestri Levante avrebbe meritato di sicuro il goal: fosse arrivata, la rete sarebbe stata la ciliegina sulla torta dopo un pregevole assolo e slalom palla al piede, il giusto premio che avrebbe corroborato l'ennesima prestazione super. Pazienza, il tempo per ‘rifarsi’ di certo non manca. A gennaio? Il centrocampista ha espresso chiaramente la sua volontà di restare in biancazzurro. Speriamo che Sebastiani mantenga davvero la promessa fatta in tv, ossia di non toccare in nessun modo la macchina quasi perfetta che Baldini ha plasmato e sta guidando con profitto.
Credit Mucciante - Pescara Calcio
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