Verdetto rinviato al ritorno: #VeronaPescara 0-0
La semifinale d'andata è andata così...
Tutto rinviato agli ultimi, infuocati 90 minuti. Quelli dell'Adriatico. Un bel Verona-Pescara finisce paradossalmente 0-0, a dispetto delle tante occasioni da rete create su un fronte e sull'altro, e dunque la qualificazione alla Finale si deciderà solo nella gara di ritorno, quando il fattore campo potrà fare davvero la differenza.
Ci si attende un grosso incremento nella vendita dei biglietti che al momento sono circa 6.000
La gara. Pillon decide di confermare integralmente la formazione proposta inizialmente contro la Salernitana nell'ultima gara di regular season e dunque con Pinto e Bettella in campo. Solo panchina per Campagnaro e Del Grosso. Nel Verona modulo a specchio: bomber Pazzini non viene schierato dall'inizio, esattamente come contro il Perugia, con Aglietti che punta su Danzi in mediana e sul tridente Matos-Di Carmine-Laribi. Aglietti si affida dunque a dieci undicesimi della squadra che ha raggiunto la semifinale, Zaccagni unico assente I gialloblù, qualificati grazie alla vittoria ai supplementari sul Perugia, affrontano i biancazzurri (questa sera in muta arancione sgargiante), che hanno chiuso avanti di tre punti nella classifica finale ma battuti al Bentegodi in campionato per 3-1.
Pronti via e appena dopo 150'' il Pescara ha una ghiottissima occasione con Mancuso, il cui colpo di testa su cross telecomandato di Memushaj trova l'impercettibile deviazione di Silvestri a mettere sopra la traversa. La risposta scaligera è firmata Di Carmine, che dal limite sfodera una rasoiata che chiama Fiorillo al grande intervento, ripetuto meno di un giro d'orologio dopo su una bordata di Danzi. La partita è vivace sin dalle prime battute con gli ospiti che hanno approcciato bene e sembrano poter far male con improvvise e rapide verticalizzazioni. Il Verona è pericoloso con i tiri da lontano e al 12' è la volta di Henderson mettere alla prova i riflessi di Fiorillo. Al 17', dagli sviluppi di un corner, Marras ha la palla per far male e siglare la sua prima rete stagionale, ma da posizione molto defilata il suo calcio di prima intenzione trova sulla sua trada un buon Silvestri a respingere. Al 20', break prorompento di Crecco in contropiede con il Verona sbilanciatissimo ma dopo 40 metri palla al piede la conclusione non è irresistibile e permette all'estremo di casa di limitare i danni. Un minuto dopo è la base del palo alla sinistra di Silversti a salvare l'Hellas dalla caitolazione su conclusione rasoterra di Mancuso. I 542 tifosi biancazzurri al seguito già gridavano al gol. I ritmi altissimi generano continui ribaltamenti di fronte e al 24' sull'asse Marras-Mancuso nasce il traversone che porta Crecco ad una potente ma imprecisa incornata. Sul fronte opposta ancora un tiro da fuori e ancora nulla di fatto, stavolta è stato Laribi a cercare e non trovare il bersaglio grosso (come Mancuso un minuto dopo). Al 27' occasionissima di marca gialloblu, con Di Carmine in spaccata che trova la deviazione di Scognamiglio a salvare la porta biancazzurra. A cavallo del 32' doppia chance con Gustafson e Laribi ma in entrambe le occasioni Fiorillo è attento e sventa l'insidia. Con il passare dei minuti l'Hellas prende campo ed iniziativa, ma sbaglia parecchio in fase di rifinitura agevolando le coperture e le respinte biancazzurre, con gli uomini di Pillon che sono comunque ben messi in campo e in codizioni fisiche molto buone. Al 39' si rinnova il duello dalla lunga distanza tra Gustafson e Fiorillo, con il portiere pescarese che esce ancora vincitore. La seconda parte del tempo è prevalentemente di marca veronese, ma il risultato non cambia e si va negli spogliatori sul risultato ad occhiali. Importante per il Pescara aver resistito bene ed aver chiuso i primi 45' indenne.
Si riparte senza variazioni nelle due formazioni. Approccia nuovamente bene la gara il Pescara nel secondo tempo, ma un Silvestri molto attento respinge le conclusioni di Mancuso e Brugman in avvio. Al 50', Fiorillo è impacciato ma comunque pronto a repsingere una sassata da lontanissimo di Empereur che cercava il bis dopo il gol capolavoro nel preliminare. Sulla successiva azione di marca pescarese, Sottil sfiora il gol ma la sfera termina a lato di non molto. La partita resta intensa anche se con ritmi meno forsennati rispetto alla prima frazione di gioco, la sensazione è che se qualcuno sblocca il risultato si porta il match a casa. Al 65' primo cambio per Pillon: fuori l'ammonito Pinto e dentro l'espertissimo Del Grosso. Tre minuti dopo la seconda sostituzione di Aglietti (la prima era stata l'ingresso di Colombatto per Henderson) con la consueta staffetta Pazzini - Di Carmine. Al 74' secondo avvicendamento anche per Pillon, che cambia l'ala sinistra: dentro Antonucci e fuori Sottil. Il tono della gara scende e la girandola di sostituzioni (nel Verona entra anche Tupta per Matos) non lo ravviva. Al minuto 86 miracolo di Fiorillo su colpo di testa ravvicinatissimo di Tupta su cross di Vitale da sinistra, poi dal fliper che ne scaturisce i biancazzurri escono indenni. L'ultima sostituzione è quella canonica tra Bruno e Crecco. Il punteggio non cambia più, nemmeno nel recupero. Finisce 0-0 al Bentegodi, il verdetto è rinviato a domenica.
Il tabellino:
HELLAS VERONA- PESCARA 0-0
HELLAS VERONA: Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale, Henderson (61ì Colombatto), Gustafson, Danzi, Matos (78' Tupta), Di Carmine (68' Pazzini), Laribi. All.: Aglietti.
PESCARA: Fiorillo, Scognamiglio, Mancuso, Memushaj, Balzano, Brugman, Pinto (65' Del Grosso), Bettella, Marras, Crecco (86' Bruno), Sottil (74' Antonucci). All.: Pillon.
Ammoniti: Pinto (P), Dawidowicz, Danzi (V)
Arbitro: Livio Marinelli (sez. AIA di Tivoli).
Assistenti: Damiano Margani (sez. AIA di Latina) e Vito Mastrodonato (sez. AIA di Molfetta).
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