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Triplette, non cazzotti

07.10.2014 10:59
Ho visto Carmine Gautieri, venerdi scorso a Livorno, arrivare in sala stampa a fine partita (vinta) che sembrava avesse appena finito di scalare il Tourmalet: stravolto. Una settimana di pressioni e quella voce, "deve vincere a tutti i costi", lo avevano ridotto cosí. Ho visto Rinaudo rifilare un paio di cazzotti a Maniero nel bel mezzo di una partita che La Corazzata Potemkin, a confronto, era un film d'azione e adrenalina e che poi, beccato in flagrante e spedito a fare la doccia, ha cominciato a urlare in faccia all'arbitro "ma che fai??" come se Pairetto avesse preso un abbaglio e lui fosse un angioletto innocente. Mah... Ho visto 43 espulsioni nelle prime sette giornate di campionato, di fatto sei a giornata: sono un record assoluto da quando la B è a 22 squadre, dal 2004/05. Un'enormità. E molte sono il risultato di scontri tra calciatori. Che succede? Cos'è tutta questa tensione? Partite che sono già un bivio ma, soprattutto, partite che sono diventate un saloon del vecchio west. Ce lo potremmo aspettare in primavera, quando promozione e sopravvivenza sono temi caldissimi, ma ora? Il campionato è equilibratissimo, i nove punti tra il Perugia, primo, e l'Entella, ultimo, sono gli angoli di un cortile stretto e angusto dove può succedere di tutto. Di balzi in classifica e possibilità, di questo si tratta... Non di zuffe, manate, pestoni e attacchi isterici. Datevi una calmata. Ho visto Vastola fare tripletta e impazzire di gioia. E ho visto pure Maniero fare tripletta e mettersi il pallone sotto la maglietta e ho pensato che la fidanzata aspettasse un bebè. "Ma quale bebè, eccolo il mio unico figlio: il pallone!" ha scherzato Pippo mostrando quello che stava portandosi a casa. Ecco, ridiamoci su. E per chi non ci riesce, camomilla! Daniele Barone, Sky Sport 

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