Segnali positivi anche nella peggior prestazione
Tra Arezzo e il recupero con il Milan baby
Il sofferto pari di Arezzo rappresenta un nuovo segnale positivo per il Pescara. Se nella tua peggior prestazione stagionale, su un campo tradizionalmente ostico e contro una squadra volitiva, organizzata e di qualità, non a caso la prima dietro il poker di testa, esci indenne e con le distanze invariate sulla prima inseguitrice vuol dire che davvero può essere l'anno giusto. E se strappi un punto avendo fuori alcuni uomini chiave, in particolare Dagasso, pur avendo avuto la chiara possibilità di capitolare per almeno 3 volte e senza aver praticamente mai creato i presupposti per vincere, significa che puoi guardare avanti con fiducia, nella consapevolezza però di dover ancora lavorare per crescere, migliorare e limare quei difetti ai quali in Toscana non hai pagato dazio, ma che non sempre ti saranno perdonati. Contro gli amaranto di Emanuele Troise, nella prima di tre gare in 8 giorni che rappresentano uno snodo cruciale della stagione, il Delfino targato Silvio Baldini è stato lontano parente di quello ammirato nella precedente trasferta, a Pesaro, ma a differenza del match del Benelli è tornato a casa con un punto che fa classifica e morale. A livello di prestazione offerta di certo un passo indietro anche rispetto alle partite meno brillanti ma comunque portate a casa, eppure proprio l'essere rimasto imbattuto pur essendosi espresso davvero sottotono è un chiaro indizio per poter dire che il Pescara è una grande squadra. Sembra un paradosso, ma in fondo non lo è. Quando non puoi vincere, l'importante è non perdere in un campionato che è una maratona e nel quale anche un solo punto può far la differenza ed i biancazzurri si sono messi in tasca il primo pareggio esterno dell'anno nella partita più complicata, sulla carta, di fine girone d'andata. Certo, bisogna fare un monumento grande, anzi grandissimo, a San Alessandro Plizzari, ma come dice Baldini un portiere è là per quello ed ha fatto il suo. In modo strepitoso, d'accordo, ma se Plizzari è il miglior interprete della categoria da almeno 2 anni un motivo c'è e ad Arezzo lo ha fatto vedere a tutti ancora una volta. Di sicuro c'è più da essere preoccupati per la nuova tendenza biancazzurra ad andare in gol con il contagocce e quasi esclusivamente sugli sviluppi (diretti o indiretti) da palla inattiva, perchè la manovra non è brillante e non trova sbocchi. Ma non c'è tempo di rimuginare troppo sulla gara appena mandata agli archivi, perchè c'è già all'orizzonte il recupero della partita con il Milan Futuro di giovedì. Vincere significherebbe volare a più sei sulle seconde, ora Ternana e Virtus Entella che hanno scalzato la Torres, caduta nello scontro diretto interno contro i liguri, e dare una prima, energica spallata al campionato. L'obiettivo all'Adriatico sarà vincere, anche senza convincere. Almeno per una volta.
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