Un solo imperativo: vincere!
Parola d'ordine: i 3 punti
Tornare alla vittoria, senza se e senza ma. Anche giocando male, ma stavolta conta solo vincere. Lo ha fatto ampiamente capire mister Luciano Zauri ieri, in conferenza stampa, quando ha anche annunciato il ritorno al modulo ad albero di Natale il cui utilizzo era coinciso con il miglior periodo di risultati e gioco della sua squadra. Inopinatamente accantonato, ora viene riproposto l'assetto della striscia positiva prima dei 2 punti conquistati nelle ultime 4 gare disputate. La classifica è corta, ma un nuovo passo falso rischierebbe di compromettere le aspirazioni di una squadra che in una settimana dovrà poi confermarsi a Livorno, nel giorno di Santo Stefano, e poi domenica prossima in casa con il Chievo Verona.
Ma vincere oggi non sarà affatto facile, perchè il Trapani è ferito e ha avuto in settimana la scossa del cambio di allenatore. Sulla panchina siciliana ora c'è quel Fabrizio Castori che in passato ha dato già qualche dispiacere ai biancazzurri. Ma non si vive di passato, si vive di solo presente e dunque oggi all'Adriatico sarà battaglia. Battaglia vera, per uomini prima ancora che per calciatori di spessore.
Sono 17 i confronti ufficiali in Abruzzo tra le due squadre: in bilancio 8 successi biancazzurri (ultimo 2-0 nella finale play-off di B 2015/16), 7 pareggi (ultimo 0-0 nella B 2014/15) e 2 vittorie siciliane (ultima 2-1 nella B 2015/16, regular season). Le due squadre, dunque, non si affrontano dalla finalissima playoff che sancì l’ultima – finora – promozione in serie A dei biancazzurri abruzzesi, che si imposero 2-0 con le reti di Benali al 47’ e Lapadula al 72’; il ritorno al Provinciale si chiuse sull’1-1.
Pescara squadra più prolifica nei primi 15’ della ripresa con 6 reti segnate dal 46’ al 60’.
Trapani squadra che ha finora subito il maggior numero di reti (30) e che sfida il secondo miglior attacco del torneo (Pescara, 26 reti segnate, meglio con 27 solo il Benevento).
Siciliani distratti nei primi 15’ di gioco con 6 reti subitedal 1’ al 15’ (come il Perugia), ma che si scatena prima della pausa, con 7 gol segnati dal 31’ al 45’ inclusi recuperi, nessuno meglio nel torneo cadetto.
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