Marco Verratti: ecco perché rischia il Mondiale
E’ possibile che l’astro nascente più splendente tra i centrocampisti europei – bi-campione di Francia, Miglior Giovane del campionato, secondo per media voto solo al “Mostro Sacro” Ibrahimovic – possa non esser convocato dalla sua Nazionale per il Mondiale in Brasile? In Italia si. Stiamo ovviamente parlando di Marco Verratti, funambolo pescarese del PSG.
Il 2 giugno il C.T. Cesare Prandelli diramerà la lista definitiva dei 23 precettati per la rassegna iridata e tra coloro che rischiano il taglio figura il “Gufetto di Manoppello”. Alla base della possibile – i rumors parlano di probabile, in realtà – esclusione vi sono motivi di varia natura. Sgomberiamo, però, il campo da alcune illazioni che sono circolate: non corrisponde al vero, come riportato da qualche media, che Verratti non sia gradito al nucleo storico degli Azzurri. Anche Giorgio Chiellini in tal senso ha seccamente smentito. Inoltre, campioni che hanno peso nello spogliatoio (come Pirlo) più volte hanno speso pubblicamente parole al miele per il centrocampista abruzzese.
Le ragioni principali che mettono Verratti in pole tra gli esclusi sono essenzialmente di due tipi. La prima motivazione – legittima quanto opinabile – è di ordine tecnico. Cesare Prandelli vede playmaker titolare Andrea Pirlo e ritiene di avere in rosa elementi in grado di surrogare lo juventino in caso di assenza. Sceglierebbe dunque un “pacchetto” di centrocampisti eterogeneo per qualità e caratteristiche preferendo non portare in Brasile un alter ego specifico del classe ’79 ex Milan. In questa stagione, tuttavia, Verratti non si è disimpegnato solo come playmaker ma è stato impiegato – con ottimo profitto – anche come mezzala con Thiago Motta (altro azzurro, non in discussione) vertice basso. Prandelli, però, non ritiene compatibile una convivenza tra lo stesso Pirlo e Verratti nel suo undici titolare e nelle sue personali gerarchie tra le mezzali altri calciatori che nel loro DNA posseggono caratteristiche di inserimento ed interdizione diverse da quelle dell’ex Pescara (c'è comunque ancora una settimana di lavoro per "convincere" il tecnico).
La seconda motivazione è di ordine “politico – rappresentativo”. Il C.T. preferirebbe puntare per questa competizione su un nucleo di calciatori esperti, rimandando al post Brasile il vero lancio della nuova generazione calcistica nostrana. Inoltre, non è eccessivamente favorevole a coloro che militano nei campionati esteri (vedi anche caso Criscito) ed infine ci sarebbero “pressioni” – da parte di media ed addetti ai lavori – affinchè nella rassegna sudamericana vi siano giocatori in rappresentanza di alcune società. A Verratti, in tal senso,sarebbe preferito il ducale Parolo, stimato anche dal figlio del C.T. che opera nel Parma nel pool di preparatori atletici, occupandosi anche di recupero degli infortunati in tandem con il collega Mauro Citzia. Presenza in Brasile a forte rischio, dunque, per Verratti, ma non è il solo ex Pescara a rischiare il taglio: se infatti Immobile e Perin sono praticamente certi di staccare il biglietto aereo, Insigne invece ha molte meno chance. Tra lui, Cassano e Rossi solo uno avrà il pass a meno che – ipotesi poco probabile – Prandelli non rinunci ad uno tra Cerci e Destro per vestire d’azzurro il partenopeo ed uno tra il ducale ed il fiorentino.
Questa il "listone" da scremare:
PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juve), Salvatore Sirigu (Psg), Mattia Perin (Genoa) (Antonio Mirante del Parma come 31/esimo)
DIFENSORI: Giorgio Chiellini (Juve), Andrea Barzagli (Juve), Leonardo Bonucci (Juve), Gabriel Paletta (Parma), Andrea Ranocchia (Inter), Christian Maggio (Napoli), Mattia De Sciglio (Milan), Ignazio Abate (Milan), Matteo Darmian (Torino), Manuel Pasqual (Fiorentina)
CENTROCAMPISTI: Andrea Pirlo (Juve), Daniele De Rossi (Roma), Riccardo Montolivo (Milan), Claudio Marchisio (Juve), Thiago Motta (Psg), Marco Verratti (Psg), Antonio Candreva (Lazio), Romulo (Verona), Alberto Aquilani (Fiorentina), Marco Parolo (Parma)
ATTACCANTI: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Giuseppe Rossi (Fiorentina), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Mattia Destro (Roma), Lorenzo Insigne (Napoli)
I 23 ENTRO IL 2 GIUGNO - Fra questi, il C.T. dovrà scegliere i 23 per il Brasile entro il 2 giugno. Poi, sarà possibile solo sostituire gli infortunati, fino a 24 ore prima dal debutto
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