Campagnaro: "Ecco le differenze tra il nuovo Pescara e quello vecchio"
Le parole del difensore argentino
El Toro di Moron non molla. Ha iniziato con il piede giusto la stagione, ma il polpaccio resta una vera incognita. "L'avvio del Pescara è promettente? Si", le parole del difensore argentino, "abbiamo fatto una bella partita col Livorno e una buona prestazione, confermanto quanto fatto nella prima giornata, dobbiamo tenere duro e continuare così, facendo punti per la classifica. Se c'è questo entusiasmo si può fare bene. Io? Ho 38 anni, bisogna gestire un pochino la situazione con gli allenamenti senza esagerare, la cosa importante è stare bene il giono della patita dove devo arrivare nel miglior modo possibile. In serie B avere più esperienza è importante, più che in A dove c'è molta più qualità. In B l'esperienza è più importante, anche per organizzare i compagni. Smettere? Se sto bene e mi riesco a gestire no, avrei detto di si dopo un anno come quello dell'anno scorso. Sto bene mentalmente. La fase difensiva? Lo scorso anno non si curava, quest'anno è la cosa più importante che abbiamo. Curiamo entrambe le fasi, ma quella difensiva è più impotante e la curiamo nei minimi particolari, non si trascura niente. Più forte questo Pescara di quello dell'anno scorso? Qualcosina in più c'è, ma anche quella dell'anno scorso aveva qualità e non quello che ha fatto vedere la classifica alla fine. Secondo me siamo più o meno uguali all'anno scorso, ma gestendo meglio alcune situazioni e facendo certi allenamenti, curando ambiente e gruppo, cose che si trascuravano l'anno scorso, si può fare molto bene. Impessioni su Pillon? Buone, l'ho conosciuto l'anno scorso ed è un allenatore che è molto moderno ed aggiornato, nonostante abbia tanta esperienza. Se fai le cose fatte bene, poi i risultati di vedono..."
Commenti