Clima surreale per una gara a suo modo storica: presentazione e premesse
Oggi è tempo di Pescara-Olbia
Toccherà a Georgi Tunjov prendere per mano il Pescara e portarlo a quella vittoria casalinga che manca ormai da più di due mesi. Era il 2 ottobre quando il Delfino conquistò l'ultimo successo all'Adriatico battendo al fotofinish per 3-2 il Gubbio ed in quella partita a siglare il primo gol del Pescara fu proprio il centrocampista estone, l'escluso eccellente di mister Zeman nelle ultime due gare disputate, quelle in trasferta contro Virtus Entella e Pontedera che sono valse 6 punti alla causa dannunziana.
Tunjov torna quindi al centro del progetto Pescara oggi contro l'Olbia, calcio d'inizio alle ore 16:15, ma più per necessità che non per scelta: le contemporanee assenze dello squalificato Squizzato e dell'infortunato Franchini (guaio al flessore della coscia sinistra, potrebbe aver chiuso qui il suo 2023 agonistico) riconsegnano una casacca da titolare a quello che era ritenuto l'imprescindibile dell'undici biancazzurro, perchè con lui in campo il Delfino aveva quasi sempre portato punti a casa, prima delle due panchine di fila a sorpresa nelle sfide che hanno rilanciato il Pescara dopo un periodo nerissimo da soli 5 punti in 8 gare. Sarà l'unica novità rispetto alla formazione proposta dal Demiurgo di Praga nell'ultima partita: gli altri 10 uomini che apriranno infatti le ostilità contro i sardi dell'ex Daniele Dessena (13 presenze e 3 gol in riva all'Adriatico nell'ultimo anno biancazzurro in B, da gennaio a giugno 2021, e fresco di rinnovo coi sardi fino al 2026) saranno gli stessi visti all'opera in Toscana martedì nel 5-0 rifilato al Pontedera.
L'altra differenza sarà il ruolo di Aloi, che da mezzala tornerà a vestire i panni del metodista. Toccherà dunque all'ex Avellino dettare i tempi della manovra e smistare il gioco, aiutato nel compito da De Marco: partirà dalla panchina, quindi, il baby Dagasso che era stato provato play proprio nella ripresa di Pontedera. Nonostante il rientro di Pierno, che aveva saltato l'ultimo match causa squalifica, la fascia destra della difesa pescarese sarà ancora una volta di proprietà di Floriani Mussolini, elemento in crescita e autore di ottime partite nella campagna del nord che ha rilanciato le quotazioni della banda Zeman in chiave terzo posto. Sarà il quarto moschettiere davanti a Plizzari della retroguardia insieme a Pellacani, che ha superato la concorrenza di Brosco, Mesik e Milani.
In avanti, toccherà a Cuppone (3 gol nelle ultime 3 partite disputate, Coppa inclusa), Merola e Cangiano far male all'Olbia, l'unica squadra finora ad aver battuto la capolista Cesena. E' storia della partita inaugurale della stagione, ma è esemplificativa della pericolosità della squadra sarda, che sogna un colpo d'autore oggi, allenata da quel Leandro Greco - ex centrocampista, tra le altre, di Roma, Verona, Livorno, Genoa e Olympiakos - che a fine carriera da giocatore era stato ad un passo dal vestirsi di biancazzurro.
Niente corsa a perdifiato sotto la Curva Nord in caso di gol per i ragazzi di Zdenek Zeman. Oggi il fulcro del tifo pescarese sarà infatti vuoto, come da squalifica comminata dal giudice sportivo di Lega Pro dopo i fatti di Lucca del 22 ottobre. Il clima allo stadio Adriatco-Cornacchia oggi sarà surreale, perchè per la prima volta per una partita ufficiale il Delfino non sarà sostenuto sugli spalti dallo zoccolo duro della sua tifoseria. Gli 804 abbonati del settore non potranno vivere la partita contro l'Olbia all'interno dell'impianto di via Pepe, ma i gruppi organizzati della Nord (Rangers, Vecchia Guardia e A Sud del Fiume) hanno deciso di riunirsi alle ore 15:30 all'esterno dell'area di prefiltraggio per esprimere il proprio dissenso contro la sanzione comminata e per incitare comunque la squadra che in quegli istanti arriverà all'Adriatico per la fase di riscaldamento e poi per la partita. Non saranno soli, perchè altri gruppi organizzati, che solitamente occupano il settore Distinti (Tribuna Adriatica), hanno deciso di disertare la partita in segno di solidarietà con i fratelli biancazzurri. E' il caso, ad esempio, degli Tsalagi, che avevano comunicato la decisione a caldo, subito dopo la decisione del club di non proporre il ricorso avverso la squalifica del settore, e del Gruppo Anonimo Pescarese (Grapes), che ha emesso una durissima nota ufficiale proprio alla viglia della partita. Pescara-Olbia di oggi sarà dunque per pochissimi intimi, perche in molti, anche non abbonati, che solitamente acquistano i tagliandi in Curva Nord non compreranno il titolo di ingresso alla gara in altri settori e perchè tanti altri supporters, in un moto di solidarietà collettiva, hanno deciso di non entrare allo stadio per dare un segnale forte alle autorità sportive. E' stata aperta anche la Curva Sud, ma la prevendita è fiacchissima come negli altri settori (oggi sarà comunque aperto il botteghino allo stadio lato proprio Curva Nord). Le presenze all'Adriatico saranno certamente superiori alle 534 unità registrate nell'ultimo impegno casalingo, la sfida di Coppa Italia contro il Latina, ma di certo si andrà lontanissimi dal record di presenze stagionali registrato contro la Juventus Next Gen al debutto in campionato. A proposito di tifoseria: con la Determinazione nr. 60/2023 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno, in attesa della decisione finale in sede di GOS, è stata stabilita la vendita dei tagliandi per i residenti nella Provincia di Pescara esclusivamente per il settore ospiti sia per quanto concerne la partita di mercoledì prossimo a Catania (quarti di finale di Coppa Italia, gara secca con eventuali supplementari e rigori in caso di perdurante parità) sia per la trasferta di Ancona di domenica 17, penultima gara del girone di andata e ultima partita del 2023 lontano da casa per il Delfino (l'ultimo atto dell'anno solare, che coinciderà con l'ultima gara della prima parte di regular season, ci sarà due giorni prima di Natale all'Adriatico contro la Fermana, replay della sfida di Coppa finita 6-1).
Tornando alla partita di oggi, l tecnico dei sardi imposterà una gara tutta difesa e contropiede: avendo il penultimo attacco del girone insieme alla Spal (12 reti all'attivo, peggio ha fatto solo la Fermana con 8) e poca confidenza coi blitz in trasferta (l'unico acuto a Pesaro, di misura, in data 8 settembre) avrà come imperativo categorico di badare essenzialmente a non prenderle, anche perchè vive un momento certamente non felice avendo totalizzato solo 3 punti nelle ultime 5 partite disputate. Ma le formazioni abruzzesi portano fortuna a Ragatzu e compagni: l'ultima vittoria risale infatti al 2 novembre, quando venne piegato il Pineto per 1-0 nell'impianto amico.
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