Verso Verona-Pescara: Aglietti prepara la trappola...
Hellas d'assalto per sfruttare il primo match tra le mura amiche
Sarà ancora una volta una questione tra Verona e Pescara ai playoff. Questa volta la doppia sfida è in semifinale e si gioca in B, ma il fattore campo sorride al Pescara, come nel 2010. Da allora sono trascorsi 9 anni e le strade di biancazzurri e gialloblù si sono incrociate solo nell'annata della storica promozione in A del Delfino con Zeman in panchina ed in questa stagione. Nella regular season 2018-19, i biancazzurri non sono mai riusciti a battere l'Hellas: all'andata un secco 3-1 al Bentegodi, al ritorno in terra d'Abruzzo, meno di un mese fa, un pari fissato dalle reti di Sottil e Faroni che salvò per una settimana la panchina del pescarese Grosso. Il destino del tecnico sembrava comunque già segnato ed il ribaltone si consumò appena sette giorni dopo, complice il ko interno per mano del Livorno (2-3). Via Grosso e dentro Aglietti, con buona pace di Zeman che inizialmente sembrava l'uomo al quale il presidente Setti voleva affidare le residue speranze promozione degli scaligeri. Il nuovo tecnico, portando pochi ma importanti accorgimenti, è riuscito a portare la truppa ai playoff e a staccare il pass della semifinale rivitalizzando i due attaccanti doc in dote, Samuel Di Carmine e Giampaolo Pazzini che non a caso hanno firmato 3 dei 4 gol con i quali al preliminare è stato battuto, anche se solo ai supplementari, il ripescato Perugia.
«Con il Pescara saranno due gare molto difficili, i biancazzurri sono molto forti e giocano bene a calcio ma mercoledì ci affronteremo al Bentegodi e affrontare il Verona in casa nostra non può essere facile per nessuno», le parole di Pazzini. «Daremo il massimo davanti al nostro pubblico perchè questa tifoseria merita solo il meglio». Così invece Di Carmine: «Ringrazio prima di tutto i tifosi, sono stati favolosi. Ci hanno sostenuti e spinti nei momenti di difficoltà, fino al 4-1. Ora dobbiamo continuare così. Non importa chi segna, l'importante è vincere. Pescara? Il mister sarà bravo a sfruttare i giocatori più freschi». L'altro marcatore nel 4-1 al Perugia è stato Empereur: «Mi romperei pure il ginocchio pur di andare in Serie A con questa squadra. Ci si vede mercoledì? Carichi!». Sarà quindi clima da corrida dopodomani.
La carica del Bentegodi può essere un fattore importante e non è un caso che delle 13 vittorie ottenute in stagione ben 8 siano arrivate tra le mura amiche, dove Di Carmine e soci hanno perso appena 3 volte in 18 partite. «Lo spirito di gruppo che ci anima ci deve portare lontano. Arriviamo carichi alla semifinale, sappiamo che dovremo vincere vincere almeno una partita. Secondo me il Bentegodi è magico e quando ci sono queste partite ti può dare davvero tanto», le parole di mister Aglietti che rispetto alla gara secca contro il Perugia potrebbe proporre qualche novità. Non è infatti peregrina l'idea di proporre sin dall'inizio la coppia Di Carmine–Pazzini, che invece con il Perugia sono stati protagonisti di una staffetta, con Laribi rifinitore in un 4-3-1-2 di nuovo conio che così verrebbe preferito al 4-3-3 impostato nelle ultime settimane. Sarà davvero questa la trappola che Aglietti vorrà fare a Pillon?
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