
Grosso, D'Angelo, Di Francesco & company: il momento dei tecnici abruzzesi
FONTE IL MESSAGGERO
Da Il Messaggero ed. Abruzzo (articolo Tontodonati)
C’è chi ha raggiunto l’obiettivo, chi è a un passo dal centrarlo e chi dovrà soffrire fino all’ultimo secondo per non vederlo sfumare. Finale di stagione da batticuore per gli allenatori abruzzesi impegnati nei campionati professionistici. Le luci sono tutte per il pescarese Fabio Grosso, condottiero del Sassuolo che ha festeggiato la promozione in Serie A con 5 giornate di anticipo. Decisivo il pareggio subìto domenica in rimonta (da 2-0 a 2-2) dallo Spezia del concittadino Luca D’Angelo sul campo del Mantova. L’eroe azzurro di Berlino 2006 aveva già vinto il torneo cadetto alla guida del Frosinone e in Emilia si è ripetuto costruendo una macchina da guerra: 75 punti in 33 gare, +9 dal Pisa, secondo in classifica, e +16 dallo Spezia, terzo. Appena 4 sconfitte, attacco mitraglia (73 gol fatti) con Laurientè miglior cannoniere della squadra con 15 reti, seguito da Pierini (10), Mulattieri (9). Determinante anche il contributo di Berardi, rientrato a ottobre dopo il grave infortunio (rottura del tendine d’Achille). L’esterno offensivo, campione d’Europa con l’Italia nel 2021, in 25 partite ha segnato 6 gol e servito ben 12 assist. La rosa era attrezzata per vincere, l’ad Giovanni Carnevali e il ds Francesco Palmieri (ex attaccante di Francavilla e Pescara) hanno svolto un ottimo lavoro, ma brindare alla promozione con altre 5 partite da giocare è stata un’impresa. Basti pensare che le altre due retrocesse dalla A nella passata stagione, Frosinone e Salernitana, ora occupano rispettivamente il dodicesimo e il terz’ultimo posto. Grosso ha confermato di avere idee molto interessanti e di essere un punto di riferimento prezioso per i tanti giovani presenti in rosa (il Sassuolo è la terza squadra con l’età media più bassa del torneo). Ora tocca a D’Angelo tentare di raggiungerlo. Il Pisa è lontano 7 punti, quasi sicuramente la scalata alla A dello Spezia allenato dell’ex difensore di Chieti, Castel di Sangro e Giulianova passerà attraverso i play off. Nella massima serie Pasqua da brividi per i pescaresi Roberto D’Aversa ed Eusebio Di Francesco, tecnici rispettivamente di Empoli e Venezia che domenica si affronteranno al “Castellani”. A 6 giornate dalla fine del campionato i toscani e i veneti sono appaiati in penultima posizione a quota 24 punti, a -2 dal Lecce del giuliese Marco Giampaolo, allenatore dei salentini che sabato ospiteranno il Como. Nel turno precedente il Venezia ha battuto il Monza tornando al successo a distanza di 3 mesi e mezzo e nelle ultime settimane la squadra ha dimostrato di essere viva (1 vittoria, 5 pareggi e 1 ko in 7 partite) bloccando sul pari tre big (Lazio, Atalanta e Napoli). L’Empoli di D’Aversa, invece, fino ad inizio dicembre ha viaggiato a gonfie vele (19 punti in 15 giornate), poi ha accusato un crollo nelle successive 17 gare raccogliendo la miseria di 5 punti. Giampaolo, subentrato a Gotti dalla 13^ giornata, rispetto al predecessore ha alzato leggermente la media punti (da 0,75 a 0,85 punti a partita), però ultimamente ha mostrato segnali di crisi (3 pareggi e 6 sconfitte in 9 incontri). In C in vetrina c’è Massimo Oddo, protagonista della risalita del Milan Futuro dall’ultimo al quart’ultimo posto, grazie alle 3 vittorie consecutive (in totale 11 punti in 8 match) che gli hanno permesso di evitare la retrocessione diretta e di giocarsi la salvezza ai play out. A un passo dalla permanenza in terza serie il Campobasso di Fabio Prosperi e il Foggia di Luciano Zauri, mentre il Picerno di Francesco Tomei, ottavo in classifica nel girone C, ha già in tasca la partecipazione ai play off.
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