Matteassi: "Forse in estate si erano create aspettative troppo importanti. Ma.."
"Se qualcuno qui è scontento o non si trova bene mi può chiamare tranquillamente"
Il ds Luca Matteassi è tornato a parlare. Lo ha fatto a Il Centro, senza troppo sbilanciarsi sulle trattative di un mercato delicato ma ormai imminente. «Abbiamo ancora due partite e non parlo assolutamente di mercato. Vi posso solo dire, come sottolineato dal presidente, che se qualcuno qui è scontento o non si trova bene mi può chiamare tranquillamente», le sue parole al quotidiano abruzzese. Con Matteassi analizziamo allora la partita e l’uomo mercato biancazzurro ha le idee chiare. «Sono molto contento perché la squadra ha lottato tanto. Se mettiamo la quantità, la qualità viene fuori. Il rimpianto è che non abbiamo avuto questo atteggiamento all’inizio. Ci specchiavamo troppo». Preoccupato per le condizioni di Drudi? «Facciamo gli accertamenti ma siamo abbastanza tranquilli. Domenica scorsa ha preso un colpo al naso e poi ha accusato giramenti di testa ed è uscito». Classifica deludente? «Forse in estate si erano create aspettative troppo importanti. Modena e Reggiana hanno allestito organici già pronti. Noi abbiamo fatto un lavoro davvero importante in uscita e abbiamo cambiato tantissimo inserendo giocatori nuovi e non era facile tenere il ritmo delle due corazzate. Alcuni di loro non si sono ambientati benissimo ma era un rischio che sapevamo di correre e che ci può stare visti i cambiamenti che abbiamo fatto. Ed ora cercheremo di correggere qualcosa». Domenica si va ad Imola. «E io voglio vedere la determinazione e la quantità delle ultime due partite. Non dobbiamo specchiarci ma dobbiamo avere la fame giusta. Giocando così i risultati arriveranno».
Anche Matteassi si sofferma sui tanti giovani che stanno facendo benissimo. «È giusto premiarli perché hanno qualità. E sono una risorsa della società e la storia di Pescara dice che i giovani qui hanno sempre fatto bene. Un plauso al presidente e a chi ha fatto questo straordinario lavoro». Ferrari è una sua idea e sta ripagando la fiducia. «L’ho avuto a Piacenza. Dopo un’ottima stagione a Pistoia andò a Brescia ma non giocava e venne da noi a gennaio. A Piacenza mi davano per matto e invece ci trascinò fino alla finale play off. E l’ ho rivoluto qui fortemente». E vi trascinerà anche qui in finale? «Ce lo auguriamo, ma dipende da tutta la squadra. E vorrei che l’esito di quella finale fosse diverso».
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